EasyApple #32 - EasyApple Minimalista

Puntata numero 32 di Easy Apple, io sono Luca, io Federico e però non siamo soli oggi, abbiamo

un ospite, l'abbiamo citato diverse volte nelle ultime puntate per via dei suoi articoli

che ci sono piaciuti molto, lui è Diego Petrucci, ma lasciamo che si presenti da solo.

Salve a tutti, sono Diego Petrucci.

Ok, per dire un attimo chi è Diego, Diego nasce come blogger, inizialmente è stato conosciuto

così da me per il suo blog personale che si chiama Il Mac Minimalista, parlaci un po'

di cos'è questo blog.

Magari dici un attimo come nasce e perché nasce.

Il Mac Minimalista è nato da un'idea un po' copiata, da Minimal Mac, scritto da Patrick

Krohn, è nato sull'ondata del minimalismo in America e tratta più che altro di come

riuscire ad abbinare questo minimalismo che è più una filosofia all'utilizzo quotidiano

del Mac, ovvero come riuscire a ottenere il massimo.

Il minimalismo è il massimo rendimento con il minimo dell'applicazione, il minimo dello

sforzo, il minimo di qualunque altra cosa perché si adatta a ogni tipo di campo, perché

è una filosofia abbastanza larga.

Ecco, infatti io rifacendo un po' un articolo che trovo su Il Mac Minimalista, che tratta

delle regole di Alex Payne per un buon rapporto con i computer, vedo per esempio dei punti

di queste regole che condivido pienamente.

Per esempio, usa il numero...

Il numero minore di applicazioni possibili.

Usa applicazioni che fanno una cosa e la fanno bene.

Questo comunque si rifà molto al minimalismo e penso sia una cosa che è molto condivisa

anche da Apple, questa filosofia.

Sì, è molto condivisa da Apple.

Infatti il ragionamento che sta alla base è una specie di cosa che Lessi qualche tempo

fa, ovvero devi usare il computer non per stare al computer e gestire il computer, ma

per fare...

Per fare altre cose oltre a stare al computer, ovvero devi lavorare, devi studiare, devi scrivere

qualunque cosa tu debba fare e per fare questo devi riuscire a minimizzare per quanto possibile

gli strumenti che usi in modo che non ti creino una specie di attrito, non ti dia una noia,

non ti interrompano mentre fai le cose che vuoi veramente fare.

Non devi pensare quindi al come, ma al cosa.

Cioè, pensi a quello che...

Sì.

A quello che devi fare senza preoccuparti di quello che gli sta intorno, del come funziona.

Sì, certo, un minimo di pensare è necessario perché non puoi semplicemente gettarti e

usare un'applicazione, non lo so, una lista di cose da fare così a caso.

Devi cercare quella che si adatta bene ai tuoi bisogni, però non può diventare, in

America lo chiamano productivity porn, cioè porno della produttività, non deve diventare

una sorta di porno, ovvero stare dietro a cento applicazioni e cambiarne una ogni giorno

solo perché hanno aggiunto una nuova funzionalità o hanno aggiunto un nuovo aspetto grafico

che ti piace.

Quando sei riuscito a trovare il buon compromesso, anche se non è il migliore, te devi usarlo

e devi fare ciò che devi fare senza avere troppe storie, senza procrastinare.

Ecco, proprio due puntate fa abbiamo citato infatti...

Il tuo articolo che hai scritto su Saggiamente, perché ricordiamo che in questo ultimo mese

in cui Maurizio Natale, che è già stato ospite da Non Easy Apple, si è sposato, è stato

in viaggio di nozze, il blog appunto Saggiamente è stato portato avanti principalmente da Diego

e da Arrazzatore.

In questa esperienza Diego ha scritto un articolo, a mio parere, veramente molto interessante

che si chiama Perché nel 2011, e soprattutto con Apple, non ha più senso fare un confronto

dei dispositivi in base al numero di forze.

Noi ne abbiamo già parlato due puntate fa, ne abbiamo accennato qualcosa, però vorrei

lasciare a Diego se ha voglia di spiegarci un attimo meglio quello che ha sintetizzato

con queste sue parole.

È un articolo che ha suscitato reazioni abbastanza ambivalenti, perché sono stato chiamato fanboy,

sono stato chiamato integralista, ma è tutt'altro questo.

Il punto era che Apple col tempo, ma faccio l'esempio di Apple perché è quello che mi

conosco meglio, ma sono decine e decine le aziende che seguono questa via illuminata.

Apple ha deciso di non stare a puntare al numero di funzioni grezzo, ovvero o mille

funzioni sono un sistema operativo migliore che dite che ne ha i 998, ma ha deciso di

puntare di più verso un'esperienza totale dell'utente, ovvero cercare di fare un'esperienza

totale, cercare di fare lentamente, sia aggiungere funzioni, però quelle funzioni aggiunte devono

essere perfettamente usabili e compatibili con il resto, non ci devono essere problemi.

Ed è una sorta John Gruber di Daring Fireball, lo descrisse come una palla di neve che scende

dalla montagna e diventa sempre più grossa, come una valanga. Parte magari come il primo

iOS, con pochissime funzioni senza il copy and paste.

Ancora, sono importantissime, però le fa bene quelle che fa e piano piano va ad aggiungerne

senza però avere un'ossessione verso il tipo di funzioni. L'esempio che facevo io era

quello di Airplay, che magari l'Apple TV, soprattutto per noi italiani, non è utilissima,

però la sua utilità la trovi quando ti hai un iPad o un iPhone, hai fatto le foto della

prima, premi il tasto e ti vanno sulla TV.

Su questo discorso di Airplay poi ne parliamo un po' più approfonditamente, perché vedo

che anche tu comunque lo utilizzi, quindi o siamo noi un po' americani o comunque siamo

noi che stiamo andando in direzione di Apple, cioè ci stiamo adattando a quello che loro

ci impone, un po' come per esempio la storia degli MMS che mi hanno sostituito dalle mail.

Comunque ti ricedo la parola, questo è un po' escursione.

No, è solo questo, è solo un non cercare il numero di funzioni grezzo, come a volte

sembra fare sistemi operativi come Android o anche Linux, che ho avuto modo di usare,

perché mi hanno detto non l'hai usato e invece no, l'ho usato e ho avuto modo di provarne

sulla mia pelle le difficoltà che ha. È più un cercare di… un giardino chiuso è

bello, cercare di dare un'esperienza il più possibile ottima, anche se non può essere

perfetta nel numero di funzioni, però perfetta per quello che fa. E certo, sì, sono tante

volte meno le funzioni ed è un problema a volte, però non è un problema così grande

come sembra e alcuni lo vogliono far sembrare. Sì, poi magari sbaglio a fare questo paragone,

però secondo me proprio anche a livello di azienda Apple è diversa dalle altre, tipo

Google o Google. Se non stiamo a confrontare semplicemente i software, quindi per esempio

Android con iOS, ma proprio l'azienda a livello dei prodotti che sviluppa, ci rendiamo conto

che Apple anche qui ha un mercato molto limitato, perché realizza dispositivi portatili, computer

e non va molto oltre, naturalmente ricordando sempre gli iPod. A differenza per esempio

di Samsung che comunque fa da lavatrice a forno in microonde.

A televisioni, computer e cellulari. E Google allo stesso modo secondo me nel web sta creandosi

tantissimi servizi che però secondo me vanno un po' a far divergere le esperienze dell'utente.

Però non so, sentiamo Luca cosa dice di questa cosa.

Io soprattutto per quanto riguarda la parte del numero di funzioni, mi piace citare una

cosa che dice un ospite fisso del podcast MacBreak Weekly che vi invito ad ascoltare,

è un po' lungo però è molto interessante. Dice che Apple è un'azienda che lui chiama

9090, lui fa quello che serve al 90% delle persone il 90% del tempo. In effetti se ci

pensiamo è vero, è vero Android ci offre la possibilità di fare qualunque cosa sostanzialmente

con il nostro dispositivo, ma quante volte ne abbiamo davvero bisogno? Quante volte non ci

basta quello che offre Apple? Per dire anche il fatto del Bluetooth su cui io e Federico

abbiamo avuto modo di discutere spesso. Sì è vero manca, però quante volte avete mandato

qualcosa con il Bluetooth? Cioè quanto spesso, in una settimana quante volte vi capita? Io

credo che sia un numero che tenda abbastanza a zero. Mentre invece in una settimana vi

capita di mandare molte mail, vi capita di andare molte volte su internet ed è per questo

che Apple punta sul client email, è per questo che punta su mobile service, è per questo

che punta su Safari, insomma sulle caratteristiche che veramente vengono continuamente utilizzate

sul nostro dispositivo. È bello poter avere tutte le funzioni del mondo, ma se quelle

che poi usiamo continuamente non sono ai livelli eccellenti, secondo me l'esperienza d'uso

per l'utente e la soddisfazione che ha l'utente del proprio dispositivo va a scendere. Ecco

l'ultimo articolo che hai fatto su Saggiamente, o meglio l'ultimo articolo di questa fase

che ti vedeva scrivere articoli quotidianamente, si chiama l'undicesima app. Anche questo articolo

mi è piaciuto veramente molto e lo condivido pienamente. Hai voglia anche qui di raccontarci

un attimo?

Posso sintetizzarlo?

Sì, certo. È un articolo in cui prendo, vado a citare due punti di vista perché oltre

l'oceano si è scatenata questa discussione su quale e quali siano, quante e quali siano

scusate, il numero di applicazioni veramente necessarie per un sistema operativo, in questo

caso mobile come iOS. C'è David Hanson che è un autosviluppatore il quale pensa che le

applicazioni sono quelle basi, quelle che già Apple fornisce all'utente appena fuori dalla

scatola, come mail, come sms o Safari e quant'altro. Lui ha scoperto che si è ritrovato, nonostante

dopo tre anni, quattro anni di uso di iPhone, a usare alla fine sempre queste applicazioni.

Le altre si può usare, come scaricate da App Store, ma può trovare benissimo un rimpiazzo

tramite un'applicazione web, una web app.

Un sito internet invece, c'è il pensiero di David Barner che va contro questa idea e

lui pensa che non è vero, non è completamente vero questa cosa. Per fare un buon sistema

operativo bastano queste applicazioni, però per eccellere veramente serve un'undicesima

applicazione e l'undicesima applicazione è un'applicazione che varia per ogni persona.

Facevo un esempio.

L'articolo per un medico potrà essere un'applicazione di screening o per confrontare ecografie.

Per un musicista sarà un'applicazione per accordare gli strumenti o per uno scrittore

un sistema, un ambiente di scrittura da pro, professionale. Io sinceramente non so ancora

quale sia la mia idea, anche se vado di più verso quella di Barner.

L'applicazione serve veramente quest'undicesima applicazione e questo è un ragionamento…

Qual è la tua undicesima applicazione? Scusa tu che si senti interrotto.

È difficile dirlo, però forse è SimpleNot.

SimpleNot.

E parlaci allora magari, che sinceramente io non la conosco.

È un'applicazione che ho avuto modo di conoscere, anche questa da dare in Fireball.

A riguardo vi consiglio un articolo bellissimo scritto da Riccardo.

Riccardo Mori. Lo potete trovare, è chiamato "scrittura sincronizzata".

Ecco, magari lo aggiungiamo nel link, aggiungiamo il link nella descrizione della puntata.

Quindi andate su EasyApple.org per trovarla. Scusa ti lascio la parola.

È forse uno dei migliori scrittori in italiano e inglese perché scrive in entrambe le lingue.

Comunque SimpleNot è un servizio basato su internet che sincronizza le note, note testuali.

E ha delle controparti sia su internet, tramite una web app, sia su un Mac, io uso Notational Velocity che è un'altra applicazione open source, o su iPhone, su iOS, che si chiama SimpleNot.

E in pratica col tempo è diventato il mio ripostiglio, il mio archivio di tutte le note, ovvero tutte le volte che devo scrivere qualcosa.

Che è composto solo ed esclusivamente da testo, va lì.

Ed è forse la mia applicazione, la mia undicesima applicazione perché è velocissima, è praticamente istantanea.

E anche con un numero di note gigantesco come io che sono duemila o tremila note, ricerca in modo velocissimo e trova sia nei titoli, sia nel testo delle note, qualunque parola.

È praticamente un'applicazione perfetta, secondo me.

Andrò a provare, perché mi ha attirato.

E dai, invitiamo allora, sentiamo Luca invece qual è la sua undicesima applicazione, anche se una mezza idea ce l'ho.

Ma guarda, sinceramente mi cogli impreparato, perché non so a cosa ti riferisci.

Ah, mi è arrivata iTeleport.

Ah, iTeleport sì, è un'applicazione che...

No, diciamo che la verità, mi deve piacere perché devo giustificare con me stesso il fatto che ci ho speso 20 euro, perché è l'applicazione più cara che ho comprato di tasca a me.

La mia per ora dall'App Store, 19,99, però basta, devo smettere di stufare gli ascoltatori con le mie load di iTeleport, quindi andiamo avanti.

E andando avanti io mi rifarei ancora una volta al discorso che facevamo la scorsa puntata, che era quello dei media center.

Ricordo, per chi magari ha breve memoria, come me d'altronde, ci era stato chiesto da un utente di parlare un po' come noi ci stiamo facendo.

Ci organizzavamo per il media center in casa nostra.

Abbiamo fatto un bel discorso, però in questa settimana sia a me sia a Luca sono venute delle ulteriori idee che pensiamo possa essere utile magari spiegare in questa puntata.

Poi ho scovato anche un articolo, sempre di Diego, che ormai ne ha scritte di tutti i tipi, di tutti i colori, dove parla di AirServer, che è un servizio offerto da...

Non mi ricordo il nome dell'azienda, quindi mi sono un po' impappinato.

È questo servizio che permette di invertire il flusso di AirPlay.

Però lascio a Diego la possibilità di spiegare meglio come funziona.

Non c'è tanto da spiegare perché è abbastanza banale e funziona bene.

In pratica è un server, un'applicazione che lavora background sul MacBook, sulle Mac, insomma su OS X, che va a creare un server, un ricevitore AirPlay.

Ovvero voi state ascoltando musica, un podcast, state ascoltando Apple dall'iPhone, andate a casa, premete AirPlay, vedrete che è presente il MacBook,

premerete sul MacBook e andrà alle casse del MacBook e passerà automaticamente con un ritardo di pochissimi secondi, qualche secondo.

E questa è un'opzione che prima non è possibile avere con l'AirPlay normale, tra virgolette.

Con il fornito da Apple.

Comunque va a potenziare AirPlay nativo.

Perché in pratica, se vogliamo vederla così, AirPlay per Apple è tutto incentrato sull'Apple TV, che è l'unico ricevitore ufficiale, se vogliamo.

Sì, io che l'ho utilizzata, cioè io che ce l'ho in casa e la utilizzo, devo ammettere che comunque è veramente comodo avere l'Apple TV attaccata a un sistema di casse.

Quindi puoi trasmetterla lì, ascoltarti la musica o vederti lì delle foto con gli amici.

È veramente, secondo me, una bella trovata, molto interessante.

Però, come dicevi tu, diventa quasi l'unico ricevitore, se andiamo ad escludere applicazioni come AirServer o l'applicazione AirView,

che è quella di cui vi volevo parlare io, che è un'applicazione gratuita presente nell'App Store.

Ok, comunque questa applicazione...

...che forse a suo tempo è stato possibile scaricarla dall'App Store, che permette di trasformare il proprio dispositivo, quindi iPad o iPhone o iPod Touch, in un ricevitore AirPlay.

Questo funziona anche proprio tra iPhone e iPhone o tra iPhone e iPad.

Per esempio, se avete scattato delle foto in vacanze e volete vederle sull'iPad, potete semplicemente far partire AirView sul vostro iPad...

...e dall'iPhone visualizzare queste foto o filmati e riprodurli, appunto, sul vostro iPad, dove c'è AirView che sta lavorando.

Il discorso si può fare anche inversamente, quindi trasferire qualcosa dall'iPad all'iPhone o addirittura anche dal Mac.

Quindi potrebbe essere una sorta di condivisione in famiglia leggermente diversa.

Se siete sul divano e volete vedere un film sull'iPad, semplicemente dal Mac fate partire il film e utilizzate...

...dati AirView per trasmettere questo flusso dal vostro Mac all'iPad.

Luca, intanto...

Confermo che è stata rimossa dall'App Store, per cui...

Ok, quindi o l'avete scaricata oppure niente.

Oppure potete eseguire il jailbreak del vostro dispositivo, magari con Jailbreak Me di Comex,

che tra parentesi ha risolto i problemi che c'erano con il Camera Connection Kit su iPad 2,

e ho verificato personalmente che funziona perfettamente adesso, e ha anche tornato il solito messaggio...

...accessorio non supportato quando attaccate una tastiera USB, una tastiera normale per scrivere,

che però comunque continua a funzionare regolarmente.

Detto questo, vi consiglio di provare AirServer, che credo che sia esattamente degli stessi produttori della versione per Mac,

e fa la stessa identica funzione.

Trasforma il vostro dispositivo in un ricevitore di AirPlay.

Sia video che foto che anche musica, che è la cosa che a me personalmente interessa di più,

perché ho il mio vecchio iPod Touch di seconda generazione che...

...non uso, non uso.

E allora l'ho trasformato in un ricevitore di AirPlay collegato alle casse della sala,

e posso inviare a lui la musica che ho sull'iPhone, sull'iPad o anche sul Mac, ma questo è già meno utile,

e ascoltarmela, magari seduto sul divano, posso scegliere la musica dall'iPhone

e sentirla riprodotta in alta qualità dalle casse che ho in sala, insomma.

Costa 4,99$, che sono circa 3,60€, e vi ricordo che è disponibile sul nostro canale di YouTube,

che si chiama EasyAppleIt, tutto attaccato.

C'è appunto la mia video recensione di questa applicazione, con una prova, vi mostro tutto quanto,

e vi invito a iscrivervi al canale di YouTube, perché non è l'unico contenuto che c'è, insomma, potrebbe interessarvi.

Bene, mi va di parlare di un servizio che trovo molto utile,

che però si discosta completamente dal discorso che stavamo facendo prima.

Si chiama CloudApp.

CloudApp o GetCloudApp, diciamo, questo è l'URL tramite cui potete raggiungere questo servizio.

Parto col chiedere, Diego, tu mi hai sentito parlare di Cloud, immagino di sì, lo usi?

Sì, certo, tantissimo, sinceramente, uso un'altra versione che si collega a Dropbox, un'altra applicazione.

Allora, interessante perché poi anche Luca, diciamo, era un po' scettico, se non sbaglio, su questo servizio, io pure,

comunque, vediamo di spiegare un attimo che cos'è.

Sostanzialmente, questo servizio, che io chiamerò CloudApp,

permette di caricare in un vostro spazio di archiviazione rapidamente dei file multimediali o file di testo.

O file qualunque, insomma.

Sì, diciamo, per poi poterli inviare ai propri amici.

È come se fosse, diciamo, una cartella pubblica di Dropbox,

che però funziona...

Funziona molto bene per certe cose in particolare, a mio parere.

Ad esempio, installando la versione per Mac di Cloud,

avrete la possibilità di abilitare un'opzione che caricherà immediatamente gli screenshot effettuati col vostro Mac,

caricarli in CloudApp e mettervi nella clipboard il link per visualizzare lo screenshot appena effettuato.

Questo, per esempio, potrebbe essere molto utile,

per esempio, per Diego, quando deve realizzare un articolo e caricare degli screenshot e inserirli all'interno dell'articolo, appunto.

Oppure, se volete passare qualche file a un vostro amico.

Per esempio, una foto, per passarla, per esempio, se voglio passare a Luca,

semplicemente apro i foto, tramite una... seleziono la foto desiderata,

tramite uno shortcut, verrà caricata questa foto su CloudApp e, come prima,

il link per il download.

Il download di questo file verrà messo nella clipboard.

A questo punto, a me basterà, semplicemente, inviare questo link a lui che riuscirà, velocemente, ad accedere a questo file.

Sì, questo è comodo nelle situazioni di chat, in particolare, magari dove non abbiamo il trasferimento dei file,

che ne so, la chat di Facebook, per esempio, perché sennò, normalmente, per esempio, potresti mandarmela via mail.

Diciamo che è un utilizzo un po' di nicchia, però sicuramente riempie un buco, non si va a piazzare come soluzione del tutto superflua.

Ecco, immagino che Diego non la usi un po' per il discorso di minimalismo che facevamo prima,

perché, da un certo punto di vista, potrebbe essere un'applicazione superflua, perché già Dropbox effetta questo servizio.

Diego, mi sbaglio?

Sì, in effetti, anche se mi dipingete più minimalista di quanto sia, però, comunque, non ho mai sentito il bisogno di questa applicazione.

Uso già Grabbox, che ne ha parlato anche Maurizio, sostanzialmente, mi pare,

che fa questo...

Questo, ma solo per gli screenshot.

E poi, quando ho bisogno di inviare un file o quant'altro, lo carico su Dropbox, nella cartella pubblica, e copio il link pubblico.

Capisco.

Comunque, per concludere, dico che, se volete provare questo servizio, esiste l'applicazione per Mac,

che è reperibile nel Mac App Store gratuitamente, che si chiama, semplicemente, Cloud.

Se, invece, volete utilizzare una sorta di client per iPhone e per iPod,

c'è Cloud2Go, scritto col 2 al posto del 2, che è molto bella, però è a pagamento,

costa, se non sbaglio, 2,39€.

Se volete provare qualcosa di gratuito, invece, c'è Cloudette, scritto Cloudette, con due T,

che è gratuito e funziona egregiamente.

Io, per esempio, uso questo.

Devo ricordare che questa applicazione è sì gratuita, però, nella sua versione con account gratuito,

ha delle limitazioni.

È possibile caricare solamente 10 file al giorno per una dimensione massima di 25 MB l'uno.

Per l'uso che ne faccio io, ce n'è d'avanzo.

Però, potrebbe essere che chi ha bisogno di trasferire molti file, potrebbe o valere la pena di acquistare un account a pagamento,

che toglie queste limitazioni, oppure, per esempio, di usare direttamente Dropbox,

che nella cartella pubblica, finché abbiamo spazio nel nostro account, permette di mettere tutti i file che vogliamo.

Ok, io, come sempre, faccio...

La parte di quello che continua a spezzare il discorso.

E adesso vorrei sentire un attimo il parere di Diego, che so che ha provato la beta di iOS 5.

Sentire un attimo, magari, il suo parere.

Capire un attimo cosa ne pensa, magari anche proprio riguardo ai cloud.

E se ha qualche idea di qualche possibile miglioramento o qualche novità che sicuramente Apple introdurrà

prima del rilascio definitivo in quest'autunno.

A dire la verità, l'ho installata, ma non ci sono stato troppo dietro, perché tra esami e tutto.

Però ho notato che è abbastanza stabile e purtroppo non ho Lion, non ho la beta di Lion,

quindi non ho avuto modo di provare funzioni più avanzate.

Però, per quello che ho visto, è un avanzamento molto importante rispetto a iOS 4.

E direi che ci sono tanti piccoli ritocchi che sono ottimi o applicazioni.

Come ProMemoria o quant'altro.

Sì, boh, io riguardo alla storia del ProMemoria, per esempio, mi trovo veramente comodo.

Poi dipende, è un discorso che facevamo proprio, penso, la puntata successiva alla presentazione di iOS 5.

Però, boh, per esempio, io e te abbiamo provato iMessage, un po' così scherzando abbiamo detto siamo nel futuro.

Però è uno di quei servizi che secondo me potrebbe essere molto interessante.

Soprattutto perché è alla portata di tutti.

Quindi non serve più neanche scaricare, per esempio, Whatsapp, che alcuni non sanno fare banalmente,

che è una cosa un po' ridicola, però c'è questa evidenza.

È una novità ottima, direi, è una funzione ottima perché anche qua dove sto io Whatsapp non la usano tanti, direi quasi nessuno.

Quindi avere una soluzione integrata è il sacro graal per me.

Ottimo paragone, diciamo.

Una cosa che funziona senza problemi, senza impostare, senza creare un account, ok, è perfetta.

Sì, è interessante il fatto che anche in questo caso Apple non arriva prima.

RIM nei suoi BlackBerry offre una funzione simile da tempo in memore.

Però c'è una grossa differenza.

Mentre iMessage è abbastanza furbo, tra virgolette, da capire chi dei nostri contatti dispone di un iPhone con iOS 5

e di...

Gli scrive direttamente con questo sistema.

Nei BlackBerry era proprio un'applicazione separata e non c'entrava niente con l'applicazione messaggi.

Per cui era l'utente a dover capire, allora, il mio contatto X non ha il BlackBerry Messenger,

quindi gli mando un SMS, devo andare nell'applicazione tal dei tali, invece quell'altro ce l'ha.

Cioè, invece qui è tutto allontanato dall'utente che si concentra sul messaggio che deve scrivere e lo manda.

E poi è il sistema operativo a pensare come mandarlo.

Sì.

Come sempre, secondo me, è una soluzione ottimale.

Un ottimo compromesso, anche.

Niente, io allora spendo due parole, visto che, a quanto pare, sono l'unico babbo che si tiene le beta

e si becca gli insulti da Luca.

Niente, ho provato la beta 3 installata da praticamente due giorni,

che, secondo me, funziona anche questa bene.

Soprattutto iTunes è migliorato notevolmente, in quanto la versione precedente era capricciante,

faccia vedere delle cose assurde e spesso non permetteva neanche la modifica dei metadata dei file della libreria.

Solo due note volevo fare.

La prima è quella sull'assistive touch,

che è questa nuova funzione che è stata scoperta,

che permette, tramite dei tasti touch, quindi dei touch particolari,

di andare ad attivare delle funzioni che prima erano...

sono attivabili solo tramite tasti fisici, per esempio, come appunto il tasto home

o i tasti per ralzare o abbassare il volume,

che adesso, appunto, possono essere...

sono funzioni che possono essere eseguite anche tramite l'utilizzo dello schermo touch.

Sono alzate tante voci, tante possibili idee,

diciamo, appunto, di quella di far scomparire definitivamente i tasti fisici,

cosa che, però, io reputo abbastanza impossibile,

è improbabile, più che impossibile.

Boh, l'ho provato, sinceramente, proprio una...

in questo momento è assolutamente instabile,

non funziona neanche tanto bene, secondo me, questa funzione.

Quindi ne bisognerà riparlare tra un po'.

Questa era soltanto comunque una nota veloce.

L'altra cosa è che di iCloud non funziona la sincronizzazione

delle immagini del profilo nella rubrica,

cosa che non ho ancora ben capito se è un problema solo mio

o se è una cosa più...

più generale.

Niente, come sapete, iCloud permette di sincronizzare, appunto,

i contatti della rubrica del proprio iPhone e Mac e iPad, eccetera, eccetera,

non viene sincronizzata, però, l'immagine del profilo,

cosa, a mio parere, abbastanza fastidiosa.

Però, niente, soltanto queste due piccole note per tenervi aggiornati.

Invece ho avuto modo di vedere una funzione

che, secondo me, sarebbe molto utile inserire in iCloud.

Visto da mio fratello, che ha un cellulare con Android,

invece un Galaxy S,

e gli era successo che...

È ancora tuo fratello?

Sì, è ancora mio fratello.

Cioè, tu hai Android e tu lo accetti ancora nella tua famiglia?

No, sì, è molto interessante, secondo me,

per poter vedere le differenze.

Per dire, aveva fatto un mezzo disastro,

e questa, devo dire, era la colpa del Mac.

Durante la sincronizzazione Mac-cellulare

era successo un mezzo casino

e per l'appunto si erano cancellate le immagini del profilo

dei associati.

Cioè, insomma, le schede nella rubrica.

Allora, a lui è bastato andare su Gmail,

andare nella sezione Contatti

e cliccare su Ripristina.

Gli è bastato scegliere una data antecedente al bisfatto.

C'è un backup giornaliero, a quanto pare.

È ritornato alla versione precedente della sua rubrica

dove aveva tutte le immagini a posto

e nel giro di poco ci sono state scaricate di nuovo sul cellulare.

Secondo me è una funzione molto bella.

Può succedere a tutti di fare un errore

e cancellare, che ne so, il numero che ci serviva.

Poterlo recuperare

insomma, mi sembra una funzione degna di nota.

So, un time machine dei contatti.

Esatto, la stessa roba

però, appunto, integrata in iCloud

con una bella interfaccia anche lì, insomma.

Ci starebbe.

Sì, sì, sì, assolutamente sì.

Però anche ricordo che il discorso dei backup di iCloud

che, diciamo, sono completi

e comunque vanno a fare un backup

di un po' tutto quello che è il sistema.

Anche qui è possibile scegliere un backup,

diciamo, ne vengono mantenuti diversi

con date diverse

e uno quando ripristina da backup

può scegliere, appunto, il backup che preferisci.

Sì, però considera che magari

mi sono accorto del disastro della rubrica

una settimana dopo, come è successo a mio fratello.

Allora voglio tornare indietro,

allora magari torno al backup che avevo di una settimana fa

dove però mancano 50 applicazioni,

mancano le impostazioni per...

cioè, insomma, magari mi vado a perdere dei messaggi,

che ne so, delle mail, per cui, secondo me,

è utile avere un'interfaccia più granulare,

insomma, se vogliamo dirla così.

Sì, no, assolutamente.

Possi avere magari questi backup completi

o, meglio, magari poter estrapolare

dei sotto-backup dai backup completi

sarebbe una cosa interessante.

Vedo adesso che mi arriva una mail

con scritto che Diego Petrucci

ti ha aggiunto a Google+.

Cosa ne pensi di Google+, Diego?

A parte la parte estetica,

che è molto carina,

è notevolmente più carino di Facebook,

però mi sembra che ci siano delle idee interessanti

come le cerchie

o come probabilmente avverrà

che ci sarà l'integrazione

dei vari servizi Google

come documenti, Gmail.

Se riescono a farlo, secondo me,

cresce organicamente, lentamente.

L'idea delle cerchie, secondo me,

è molto molto bella,

anche se non è nulla di nuovo

perché sostanzialmente è un po' come i filtri

o le scuole,

o barra gruppi

che si possono fare in Facebook.

Le liste, ecco,

come si chiamano le liste,

per esempio quella dei compagni di università,

quali dei familiari, eccetera, eccetera.

Con Google viene messo più in evidenza

questo aspetto attraverso le cerchie

e secondo me funziona molto bene.

Però, tuttavia, io penso

che sia una sorta di...

Di duplicato.

Di duplicato.

Si pone a metà strada, secondo me,

tra Facebook e Twitter,

e ci sono già due utenze ben definite

che non hanno bisogno, credo,

di un ulteriore social network.

Cioè, io personalmente sono presente

sia su Facebook che su Twitter,

ma su scopi completamente diversi.

Cioè, su Facebook ho persone che conosco dal vivo,

mentre invece su Twitter

ho non necessariamente persone che conosco dal vivo,

però persone che scrivono cose interessanti,

che condividono i miei interessi, eccetera.

Per cui non trovo il posto per Google+.

Esatto.

Poi, a mio parere, ci sono già molti altri

social network che sono superfili

o, a mio parere, anche poco belli.

Per esempio, io cito Foursquare,

che a me non sta proprio neanche un po' simpatico,

anche perché, come dicevo a Luca,

non ha più di tanto di social.

È un social network,

ma la parte sociale, secondo me,

non c'è più di tanto,

perché a un interessa semplicemente

è fare check-in in determinati luoghi

e diventare sindaco.

Se i tuoi amici continuamente fanno check-in

di qua e di là,

puoi vedere continuamente dove sono,

insomma, farti gli affari loro.

Sì, però, dai, dimmi,

dimmi che tu hai mai considerato

dove si trovano le altre persone.

No, perché non conosco, cioè,

anzi, no, sì, invece sì,

perché tramite...

Tuo fratello, al massimo,

l'hai sgamato e ti ha preso i pasticcini

di uno dei tuoi amici.

Esatto, mi ricomprano, esatto.

Tramite Foursquare ho potuto sapere quello.

Però, cioè, è tutta una questione di diffusione,

perché non ho praticamente nessuna

delle persone che conosco dal vivo

o che abitano vicino a me

che usino Foursquare.

Sì, boh, una cosa...

Boh, io rimango un po' della mia idea.

Magari sbaglierò, però,

boh, la penso un po' così.

E, boh, saltando invece nella seconda parte

di questo episodio,

parlando un po' di applicazioni,

prima di tutto io vorrei parlarvi

di una che, secondo me,

è degna di note,

è molto interessante,

è simpatica,

che si chiama I Everyday Picture.

Sostanzialmente permette

di scattarsi delle foto

quotidianamente,

lui addirittura, l'applicazione

vi manderà una notifica

per dirvi quando

farvi la foto

e dopo

un determinato numero di foto o più

vi creerà un filmato

dove metterà in sequenza

tutte queste foto che vi siete fatte.

Voi ovviamente dovete cercare di fare le foto

sempre nello stesso posto, con un'inquadratura

simile e verrà fuori

una sorta di filmato che illustrerà

come nei giorni magari siete cambiati.

Magari quando la barba vi cresceva,

poi ve la siete tagliata,

poi vi siete tagliati i capelli

o avevate un brufolo

o cose così un po' stupide.

È molto simpatica ed è un'idea comunque

ripresa da YouTube

dove ci sono questi video di persone che

magari si sono fatti foto per più di un anno.

Quindi vi invito ad andare a dare un'occhiata

che è una cosa molto simpatica.

Sì, probabilmente per avere un bel effetto

sono necessarie almeno un centinaio di foto.

Però sono sicuramente

un'idea simpatica, ne avevo sentito già parlare.

Potete comunque magari imbrogliare

e farvi più foto in un giorno

oppure un'altra cosa che può essere simpatica

è farsi delle foto

magari mentre fate facce diverse

o fate finta di parlare

e poi fare un filmato dove

i classici filmati alla modi Lego

dove ci sono gli uomini che si muovono

un po' scattosi.

Esatto, sì, non mi veniva la parola.

O è meglio, non la conoscevo la parola.

Magari potete fare

delle cose così

sfruttando magari anche la fotocamera posteriore

e fare appunto questi piccoli

stop motion, video in stop motion.

Quanto costa

questa applicazione?

Io l'ho scaricata che era in offerta

gratuita. Penso

che comunque non vada oltre i 79 centesimi.

Vivido

conferma mentre Luca magari

parla della sua applicazione.

Sì, io ho trovato un gioco che era gratuito.

Strano che io vi parli di giochi però questo mi è piaciuto.

Era in offerta gratuita

ieri sera. Si chiama

Fall Down

e è molto semplice.

Dovete aiutare una biglia di metallo

a scendere lungo una parete

inclinando lateralmente il vostro dispositivo

facendolo evitare degli scalini

che invece la mantengono alla stessa quota

e la pallina tende a rimanere

sempre più in alto, sempre più in alto

finché viene mangiata dal soffitto.

È molto semplice

la grafica non è niente di entusiasmante

però è comunque retina e si vede molto bene.

È ben studiata.

E credo che sia un gioco divertente

soprattutto considerato che era gratuito

e comunque anche questa non credo

costi più di 79 centesimi.

Ecco, intanto io confermo

che costa 79 centesimi

ma esiste anche una versione gratuita

che potete provare

e scaricare appunto gratuitamente.

E mi correggo perché

ho detto una stupidata, non si chiama

I Everyday Picture ma si chiama

I Everyday For Face.

Comunque vi metterò

il nome come sempre sul sito e nella descrizione.

della puntata.

Chiedo invece a Diego se c'è qualche applicazione

magari che vuole consigliarci

o che per lui è veramente degna di nota.

Io per rimanere

in tema di minimalismo e produttività

consiglierei Agenda

che è un'applicazione che è uscita

da pochissimo, ha avuto modo di fare

beta tester. È una sorta

di calendario ridotto a minimi

termini, ovvero una schermata

dove c'è una lista

con tutti gli eventi

ed è molto ma molto ma molto

più veloce inserire gli eventi

che l'applicazione di base calendario.

E in particolarità

ci sono gli swipe che

scorrendo verso destra o sinistra

si attivano varie viste

mensili o in base al tipo

di eventi.

È molto carina,

ridotta al minimo,

non è esteticamente molto bella

però è semplice e essenziale

direi.

Ecco, invece c'è un'altra applicazione

che,

se non sbaglio, è consigliato su Twitter

di scaricarla quando era in offerta

a 79 centesimi. Non vorrei

fare una gaffa.

Verbs

è un client

di Instant Messaging, giusto?

Esatto, è un client

che io pensavo sinceramente

ci fosse il supporto a MSN

poi mi sono accorto di nuovo Facebook

però lo aggiungeranno perlomeno

quello da Facebook. Ed è forse

l'applicazione di Instant Messaging

più bella che abbia mai visto perché è

veramente bella, sembra fatta

da Apple. Sì, io ho avuto

modo di provarla appunto in questa settimana. L'unica

nota negativa, secondo me, che per adesso

supporta solo

Gtalk e

praticamente iChat, quindi

solo se avete un account

at me, di mobile me.

Se è come iChat

è Jepper, un normale...

No, no, no, stavo

dicendo,

è supportato oltre a Gtalk

che è il servizio

offerto da Google

quello per cui nasce realmente iChat

cioè la possibilità di chattare

tramite utenti che hanno mobile me

con l'account chiocciolamec

vecchio, chiocciolame

che sono quelli appunto di mobile me

e che tutti avremo con la vendita in cloud.

Sì, comunque l'applicazione è

molto minimale, a dire la verità, nella sua grafica

è bella, è bella da vedere

assolutamente, funziona. È possibile

a costo solo 79 centesimi

è possibile tramite l'in-app

purchase

aggiungere le notifiche push

e come file sharing

supporta appunto CloudApp

che è il servizio di cui abbiamo parlato prima

che servirà in questo caso appunto

per scambiarsi diversi file

e questa è un'altra applicazione

che consiglio assolutamente

di guardare, comunque non è gratuita

però quasi, solo i 79 centesimi

e consigliata

da Diego Pedrucci.

Quindi va comprata.

Sì, va provata

per forza.

Questa era l'applicazione più interessante

che ho provato

finora, cioè questa settimana

insomma. Sono stato un po'

impegnato a studiare per cui

non ho esplorato più di tanto

ah sì, per Mac invece volevo parlarvi

di un'applicazione

io sono un maniaco della libreria

di iTunes per quanto riguarda la musica

ben fatta, le copertine

e i tag messi come dio comanda

proprio sistemata bene. Io non riesco

a vedere le librerie di

certa gente che conosco che ha avuto

canzoni da fonti discutibili

con dei tag messi a caso

traccia sconosciuta, album sconosciuto

io queste cose non le posso vedere

fino ad ora me le sono sempre abbastanza

sistemati a mano i tag come li volevo io

specialmente quando

prendo le canzoni dai cd

mi assicuro che siano

ben sistemati i tag

però certe volte, soprattutto in cd

che avevo rippato a età

molto giovani

avevo dei tag messi male e ho trovato

questa applicazione che è presente sul

make up store e costa 7 euro e 99

che si chiama taglicious

che permette di sistemare in maniera

del tutto automatica questi tag

però automatica fino ad un certo punto

nel senso che voi potete lasciare fare

tutto all'applicazione oppure potete

supervisionare il suo lavoro per esempio

io ho una mia maniera tutta particolare

di mettere le maiuscole nei titoli delle

canzoni e ho lasciato che fosse

taglicious a occuparsi di trovare

magari una versione più ad alta risoluzione

della copertina del cd e anche il

non so i numeri delle tracce che mi ha

scritto bene mi ha aggiunto i testi alle

canzoni però preferivo mantenere il mio

modo di nominare i titoli

allora mi è bastato selezionare le

canzoni che mi interessavano andare a

fare clic sulla versione attuale sono

proprio confrontate fianco a fianco del

tag titolo mentre tutti gli altri ho

lasciato che li correggesse una volta

raggiunte le impostazioni ottimali basta

solo cliccare invia ad itunes e tutte le

nostre impostazioni verranno inviate

all'applicazione itunes avevo avuto un

attimo di dubbio perché io altra cosa che

faccio cerco di valutare più canzoni

possibili in stelline adesso mi ne

mancano solo 3.000 canzoni da valutare e

avevo paura che andando a regolare i tag

delle canzoni che avevo già stellinato

andassero perse le mie valutazioni

invece no vengono mantenute come se li

modificassimo

manualmente i tag dall'apposito editor

di itunes anche le copertine le trova

praticamente tutte e la cosa bella è che

non ha bisogno di dei tag preesistenti

per trovare la canzone viene analizzata

un po alla shazam o alla soundhound

utilizza il database di grace note che

è molto ben fornito è lo stesso che

userà tra l'altro itunes match così si

chiama il nuovo servizio di apple che

avrà lanciato quest'autunno e vi

consiglio senz'altro il prezzo non è

sicuramente troppo economica ma una sua

concorrente per esempio è tuneup media

che se non sbaglio costa 15 dollari all'anno

oppure 19 dollari per una licenza a vita

questa qui costa la metà e mi sento

senz'altro di consigliarvelo

ho avuto modo di provarla anch'io e devo

ammettere che funziona egregiamente

funziona molto bene tu diego invece usi

qualcosa per sistemare la tua libreria

itunes oppure si c'è un sito internet

che conosco si chiama dag scripts scritto

di oggi s scripts ok è una sorta di la

mecca per i nerd di itunes che contiene

una contiene un gran numero di scripts

per organizzare la libreria per

raccogliere le immagini di degli album

quindi potete provarlo sono quasi tutti

gratuiti mi pare e soprattutto per chi ha

bisogno

di gestire un po manualmente fare certi

piccoli ritocchi ritocchi sono direi che

sono molto utili direi che bisogna darci

un'occhiata sicuramente sono gratis

quindi tanto vale provare perfetto io

direi che la puntata è giunta al termine

come è stata veramente molto interessante

ci scusiamo solo se l'audio non sarà

proprio eccellente però abbiamo avuto

dei piccoli problemi tecnici perché

come potete immaginare siamo in tre in

conversazione via skype quindi di certo

non non stiamo registrando nel modo più

semplice possibile ci scusiamo senza

sapere neanche qual è il prodotto finale

nel caso in cui non sia eccellente penso

che è il momento di salutare tutti

perfetto e allora ricordiamo solo di

andare a visitare naturalmente il nostro

sito easyapple.org ma anche di iscrivervi

al canale di youtube perché questa settimana

per la precisione ieri ho pubblicato due

video quello che vi ho già detto su air

server e anche un altro breve video

tutorial che vi mostra come sia

possibile accedere senza installare

nessun tipo di software alla libreria

che abbiamo su itunes sul mac o sul pc

direttamente da dispositivi con ios

abilitando solo la condivisione in

famiglia che è un'operazione molto

semplice e alla portata di tutti in

questo video vi mostro come fare

in dettaglio insomma vi ricordo anche di

visitare il mac minimalista il blog di

diego il sito l'indirizzo se non sbaglio

è mac minimalista punto it correggimi se

sbaglio perché ormai il mac minimalista

c'è l'articolo davanti io ormai sto un

po bimbo minchiandomi da questo punto di

vista perché tendo a dimenticare gli

indirizzi e a cercare su google da questo

me ne pento e faccio pubblica ammenda

per cui di solito io cerco il nome del

sito e lo trovo subito bene salutiamo

un po tutti quindi tutti gli ascoltatori

salutiamo diego lo ringraziamo

tantissimo di avermi ha fatto molto

piacere parlare con voi è stato un

piacere è stato tutto nostro piacere

ecco mi sono un po impappinato devo

ammettere oggi ho fatto proprio ho dato

il meglio di me e speriamo di averlo

presto di nuovo ospite in una prossima

puntata bene ciao a tutti

a