EasyApple #511 - EasyDomus
cari amici di ZApple ben ritrovati
buona metà di maggio
io sono Luca Zorzi e questa è la puntata
eh vedi ti ho fregato
è la puntata numero 511 di ZApple
scusa stavo dimenticando il numero
ma non era nel contratto
questa cosa qua
cosa faccio non ho capito
non lo so per le penali ci regoliamo dopo
ti dico solo che mi ha appena crashata
Microsoft Do
in questo momento quindi probabilmente è un
modo per dirti che me ne vado
che non sa da fare questa introduzione
non lo so
però
la facciamo la facciamo dai la facciamo ugualmente
quindi adesso dammi tempo di
riaprire Microsoft Do visto che ha deciso di
crashare così da punto in bianco
mentre ci avevo davanti ai miei occhi
per poter capire
e ricordarmi di che cosa dobbiamo parlare
in compagnia
dei grilli
novità della settimana Luca
tuo fratello so che ti ha chiesto
di rispolverare
una delle tue
assi nella manica che è
il servizio di Amazon S3
per la traduzione
degli audio
ma in realtà tuo fratello
ti ha fregato o meglio la ragazza
di tuo fratello ti ha fregato
ci ha fregati entrambi perché
la domanda appunto
verteva su il servizio
di AWS non S3
S3 è uno dei servizi di AWS
di Amazon Web Services
e il servizio in questione si chiama Transcribe
che serve appunto per
andare a trascrivere l'audio
in testo quindi
lo speech to text
è un servizio
molto utile
permette di partire da file audio
e ottenere appunto lo loro
trascrizione io l'avevo usato
anch'io per la mia ragazza
sempre per un corso proprio come la necessità
di cui parleremo dopo
anche tu avevi avuto modo di usarlo
è un servizio a pagamento se si è nel
primo anno della propria iscrizione
ad AWS viene
offerto mensilmente un
pacchettino da un'ora di
trascrizioni pagate al secondo
e quelle oltre
costano
non mi ricordo esattamente 6 euro
all'ora una roba del genere
soldi?
costano soldi
costano qualcosina
la ragazza di mio fratello
anche lei stava seguendo un corso
e anche lei aveva necessità
o preferenza per averlo in formato
testuale mentre invece erano disponibili
solamente i video delle lezioni
tra l'altro giusto
il weekend passato
gli ho scaricato
questi video che non era proprio
previsto che si scaricassero
ho voluto un po' di smanettamento ma insomma sono riuscito
a scaricarle questi video in modo che
poi potesse vederseli accelerati
o magari ascoltare solo l'audio
senza continuare a riscaricarli
però appunto
è emersa questa necessità della trascrizione
e mio fratello mi chiede ma com'era
mi spieghi come si fa?
ti spiegherò comunque tieni conto che è a pagamento
mio fratello torna a casa
e comincia a sentire un
discutibile corretto di ben due
di questi
corsi in riproduzione
in contemporanea di cui con un computer
in bagno
cioè
cerca di approfondire la situazione
e scopre che la sua ragazza si è raccolta
che usando Chrome
è possibile usare la dettatura di Google
all'interno di Google Docs
per cui lei aveva messo
i loro due portatili
a declamare il corso e ciascuno
aperto in un Google Doc
a ascoltare dalle casse del computer
quello che veniva detto nel video
e andare a trascriverlo
la soluzione è a bassa tecnologia ma assolutamente
geniale e alla fine è totalmente
gratuita, paga Google
e lei si è ritrovata a una trascrizione
direi di buona qualità
fatta totalmente gratis
e ha due pair effettivi
perché usando due computer ha potuto farne due
in contemporanea
un vero cluster ha fatto
un cluster di trascrizione
uno in bagno, uno in camera
diciamo che il limite è il numero
il limite è dato dai computer
che hai e dalle stanze che hai in casa
perché non devono sentirsi tra di loro
sì è vero
è un curioso limite però potresti
distribuire dei computer a degli amici
per dire fatelo anche voi
e potenziare il cluster maggiormente
e mi piace
è una ingegnata
di quelle che trovo molto funzionali
perché alla fine l'obiettivo
è stato raggiunto pienamente
con una soluzione
un po'
un po' artigianale
però io premio tantissimo l'Alexandra quindi
kudos se posso dire
questa parola su EasyApple
se tu non mi punisci
non mi piace molto
ma vabbè io ti ho scombussolato l'introduzione
mi sembra solo giusto che tu restituisca il favore
fatti perdonare
una domanda invece
arriva da Federico che non sono io
e verte su il discorso
dei piani famiglia, i cloud e questo e quant'altro
e è una mail che
leggerò perché è un po' arzicogolata
dice ciao ragazzi vi chiedo
la vostra opinione su un piano famiglia
Apple One fatto con i colleghi
la situazione è questa
siamo tre colleghi con le rispettive mogli
e abbiamo fatto Apple One
e il cloud da 2,2 terabyte
quindi 730 giga a coppia
al costo di 10 euro
sempre a coppia
siamo nel periodo di prova gratuito per testarlo
anche sull'EasyChat dove ho chiesto
si diceva che la carta di credito
è in comune per tutti
e non è una cosa bellissima
album e posizione sono condivisi con tutti
addirittura chi ha detto
che si trovano le password in comune
c'è chi ha detto che le password sono in comune
non è vero nulla
ognuno ha la sua carta del suo Apple ID
non c'è assolutamente nulla in comune
con gli altri
a meno che non lo si vada a impostare
quindi privacy totale
anzi mi sento di consigliarlo a chiunque
visto il costo bassissimo
in realtà c'è una pagina
di Apple che
smentisce solo un dettaglio
riguardo a quello che ci ha detto
il tuo omonimo Federico
e cioè il fatto che gli acquisti di tutti quanti
vanno ad essere addebitati
al capofamiglia
diciamo
su quale metodo di pagamento
vengono addebitati gli acquisti
dei membri della famiglia
è un adulto della famiglia
tra parentesi l'organizzatore
a pagare la maggior parte degli acquisti
effettuati dai membri della famiglia
se però pur facendo parte della famiglia
hai un saldo dell'ID Apple distinto
i tuoi acquisti verranno addebitati
sul tuo saldo personale
alcuni acquisti tra cui i regali
non possono essere addebitati sul saldo
e verranno addebitati sul metodo di pagamento
dell'organizzatore della famiglia
quindi l'unico modo è eventualmente
comprare delle gift card iTunes
a volte si poteva anche
ricaricare il proprio account
direttamente dall'App Store
comunque dall'iPhone
senza andare in negozio
a comprare una gift card
che tra l'altro è uno dei metodi principali
utilizzati per
diciamo truffare il sistema
del cashback
ho visto fatalità a sparire
tutte le gift card di quasi tutto
dai negozi verso Natale
e non credo fosse solo
per fare dei regali
e quindi sì questo è l'unico modo
per potersi pagare in autonomia
gli acquisti
altrimenti paga l'organizzatore
che è uno solo per famiglia
però per il resto è vero
la condivisione della posizione opzionale
delle foto, dei promemori, dei calendari
tutto quanto è totalmente opzionale
l'unica cosa che non è opzionale
è proprio il metodo di pagamento utilizzato
ok quindi ringraziamo
Federico e ringraziamo Luca
per la precisazione
e passiamo alla prossima domanda
che è un po' più tecnica
arriva da un ascoltatore
che si chiama Enrico
e dice che lui usa
il suo MacBook Pro da 13 pollici
sia come portatile sia collegato
ad un display esterno
sul monitor quello esterno
gli piace tenere visibile il dock
mentre su quello integrato
attiva la funzione dell'autonascondimento
che per chi non lo sapesse
con command option D si attiva o si disattiva
cioè con command option D
avete la possibilità di nascondere il dock
e farlo comparire quando ci avvicinate il mouse
questo serve per guadagnare un po' di spazio
quando c'è un portatile da 13 pollici
con il monitor più piccolo
io uno dei consigli che do è anche di metterlo laterale
perché lo schermo è più largo che lungo
e quindi rubare un po' di spazio e larghezza
è meglio che rubarlo in altezza
secondo me
vorrei che questa cosa si potesse fare
in automatico
e attivarsi e disattivarsi in automatico
cioè collego il computer al monitor esterno
e in automatico
il dock torna visibile
scollego il monitor dal Mac
e in automatico
il dock si nasconde
ci sono dei modi secondo me
per fare questo con Keyboard Maestro
l'azione da eseguire è molto semplice
premi command option D
c'è proprio type keystroke
mi pare sia il comando da eseguire
la cosa però interessante è
scoprire qual è
il trigger
che deve scatenare questa automazione
di Keyboard Maestro
stranamente ne ha un miliardo
di queste opzioni
e ce ne sono
alcune che possono fare
al caso tuo
ad esempio
quando cambia il layout
degli schermi
e questo evidentemente succede
quando si attacca o si stacca
uno schermo esterno
oppure si può anche usare
un dispositivo USB
quando viene connesso o disconnesso
il ricevitore del mouse
se ce l'hai
oppure una tastiera meccanica USB
oppure un hard disk
qualsiasi cosa che è collegato
solo quando il computer è in modalità fissa
quindi collegato allo schermo esterno
può essere usato come trigger
come pure quando cambia
il dispositivo di uscita dell'audio
anche lì magari abbiamo delle casse esterne
uno scheda audio esterna
che viene utilizzata quando il computer è
in modalità PC fisso
e anche quello può essere usato
per scatenare il cambio
chiaro che ci potremmo trovare
in una situazione, visto questo approccio
decisamente semplicistico
in cui il dock
va fuori sincrono
e per qualche ragione
si nasconde in modalità schermo esterno
e si fa apparire invece
quando si sta usando il portatile come portatile
vabbè, amen
si farà lo sforzo di premere
Command Option D per portarlo
nella modalità giusta
e poi dovrebbe riprendere tutto quanto
a funzionare come deve
l'alternativa
e ci linkava effettivamente
anche Enrico
un sito, una discussione
sul forum di Apple
che Fede
ti prego di mettere nelle note della puntata
lo trovi nella sua mail
che io temo di avere già archiviato
non riportando il link qua
ma so che sarei bravissimo a farlo
in cui appunto vengono indicati
degli Apple Script
da eseguire in modo che possano
specificamente dire
nascondi oppure visualizza
mentre adesso la pressione di Command Option D
va a semplicemente invertire
lo stato attuale delle cose
oddio con Keyboard Maestro
si potrebbe anche diventare un po'
più fantasiosi
perché una delle varie
azioni che ha
è il
cerca se c'è questa immagine sullo schermo
l'immagine suggerirei
essere la faccina
del finder che c'è appunto in tutte le dock
non è nascondibile
o magari il cestino anche potrebbe essere
e quindi se trova
quell'immagine sullo schermo
a meno che non stiate guardando uno screenshot
o altri casi particolari
vuol dire che la dock è visualizzata
e quindi se io riesco a capire che ho
la scheda audio esterna collegata
e non trovo quell'immagine
allora devo premere Command Option D
per mostrare il dock
viceversa se la vedo
vuol dire che il dock è già visualizzato
e non ho bisogno di premere
la scorciatoia per farlo apparire
ancora una volta Keyboard Maestro
risulta uno strumento
assolutamente versatile anche per fare
questo genere di automazioni
intorno a funzionalità di sistema
per le quali Apple si fornisce anche
delle comode scorciatoie ma non ci
dà quell'automazione che ci farebbe piacere
Keyboard Maestro fa anche questo
uno dei nostri cavalli di battaglia
comunque ho già trovato il link
della discussione che tu dicevi
l'ho messo nel Microsoft To Do
quindi comparerà nella notte della puntata
quindi ho soddisfatto la tua richiesta
e sono stato
veloce perché so che se dico
lo faccio dopo
difficilmente lo faccio dopo
perché me lo devo segnare purtroppo a questo grosso difetto
abbiamo una recensione
che a noi fa sempre molto piacere
leggere in puntata come segno di ringraziamento
per quando voi ci dedicate qualche minuto
a lasciare le stelline
e scrivere due righe
principalmente lo fate su Apple Podcast
e sapete che a noi
come ringraziamento appunto
rileggiamo quello che voi avete scritto
così che possiate salutare la mamma
in questo caso è Jokes86
che scrive
da seguire assolutamente
insieme a Saggio Podcast
veramente al top in Italia sul mondo Apple
veramente molto bello
quindi grazie a tutti
grazie mille a Jokes86
e noi vi invitiamo come sempre
a dedicarci
qualche minuto della vostra vita
perché neanche della vostra giornata
della vostra vita perché basta che lo facciate
una volta ogni tanto
quindi anche una volta sola può bastare
per lasciare una recensione
ci vuole veramente pochissimo
a noi fa piacere leggerlo e ci dà anche una grande mano
perché ci aiuta a diciamo
essere un po' più visibili dentro le applicazioni
dei podcast e quindi
possono scoprirci nuovi ascoltatori
che ho aiuto
mi piace sempre ricordare che nuovi ascoltatori
vuol dire magari nuove domande
e vuol dire magari nuove scoperte per noi e per voi
e quindi per tutti quindi ci guadagniamo veramente tutti
arriva invece un suggerimento
da parte mia che ormai è
un mese che esiste
ma arrivo solamente oggi
ad avere tempo di segnalarvelo in puntata
e riguarda il fatto che
Vodafone ha lanciato finalmente
le eSIM
quelle appunto sim virtuali che ci consentono
in pratica di liberare lo slot della sim
del nostro iPhone per trasformarlo in un
vero e proprio dual sim
costano solamente un euro e sono
disattivabili e riattivabili
su un altro telefono a differenza appunto di quelle
di Wind che sono usa e getta e vanno
ricomprate a ogni cambio telefono
quindi anche Vodafone dopo
Wind e Tim rende disponibile
la eSIM ed è
estremamente comodo io ad esempio
come ho già avuto modo ripetutamente
di dire ero passato a Tim
con il mio numero personale
solo e soltanto per avere
accesso alla eSIM e quindi
liberare lo slot per la sim del
lavoro che è ok Wind 3 però non
non ho
penso proprio la possibilità
di andare a farmela cambiare
in eSIM essendo un contratto
aziendale quindi lascio
la sim fisica dedicata al numero del
lavoro e invece il mio personale
l'ho spostato sulla eSIM e
poi potrò trasferirla anche quando cambierò
telefono anzi per inciso già l'ho
fatta questa operazione quando sono passato
dall'iPhone XS al 12 Pro
già che si parla di eSIM però
c'è una cosa che volevo segnalare che
non mi piace molto perché
adesso
quando si va a spegnere
una sim
sia quella fisica
o la eSIM
questa viene disattivata anche da eMessage
che secondo me è un'idiozia cioè io potrei
allora per carità il numero
del lavoro non l'ho registrato
su eMessage però
magari avrei potuto
farlo avrei magari in qualche
situazione avuto necessità di farlo
ma se poi si dice beh ma io
il weekend non voglio rotture di balle
sul numero del lavoro quindi la cosa più semplice
è andare nelle impostazioni del cellulare
e spegnere quella sim quindi in sostanza
mettere lei in aereo
in realtà questa operazione va a togliere
l'abilitazione
da eMessage io l'avevo fatto al contrario
perché volevo
vedere se per caso
era disponibile il 5G
seppur farlocco
quello DSS di Win 3
nella mia zona sulla
sim del lavoro che però peraltro poi scoperto
non essere abilitata a questo servizio quindi
nulla da fare comunque
appena ricevuto l'iPhone 12
che appunto ha sì
il 5G ma
precedentemente prima di iOS
14.5 non aveva la possibilità
di utilizzarlo se
il telefono era in modalità dual sim
morale della favola quando
ho riattivato la mia sim
virtuale personale
dopo aver appunto constatato
che il 5G non era
disponibile
mi sono accorto che è uscito il messaggino
che mi diceva vuoi attivare
i message FaceTime
su questo numero il tuo operatore potrebbe
debitarti delle tariffe
dico vabbè ok male necessario
però insomma il mio gestore
mi ha effettivamente debitato
i 30 centesimi ok
che costa l'SMS internazionale
per l'attivazione
e tutto ciò è stato per niente
insomma perché sarebbe stato sufficiente
che la
l'iPhone si fosse comportato come quando
stacchi fisicamente la sim non ti disattiva
il numero dai message
però così hanno deciso di fare
una limitazione un po' fastidiosa
ok Luca
grazie per tutte le dritte che
ci dai ogni volta sulle
tue esperienze strane
però vissute
possiamo
provare a introdurre
un argomento che per tantissimo
tempo gli ascoltatori ci hanno chiesto
di approfondire ultimamente la
abbiamo un po'
così dato in assaggio
ne abbiamo parlato perché
io col fatto della
casa nuova sto
giochicchiando un po' con la domotica
ho avuto occasione di imparare in questi mesi
veramente tantissime cose grazie
anche all'aiuto di Luca
che un po' con la sua santa pazienza
mi ha dato retta
mi ha detto ti spiego facciamo non facciamo
perché la domotica secondo me oggi
l'ho già detto più di una volta
è un grande divertimento
non solo per la domotica ma anche per la
non so quanta reale utilità
ne possa avere
anche se oggi mi sono ricreduto
perché di cose ne ho fatte veramente tante
e alcune sicuramente
molto molto utili
è un po' difficile da approcciare
inizialmente perché
può far paura sicuramente
bisogna aver voglia di
smanettare un po' con i computer
di fare qualche errore
e
di documentazione ce n'è veramente tantissima
però avere un supporto
di qualcuno che ti possa aiutare
secondo me è di grandissimo aiuto
io ho avuto la fortuna di appoggiarmi tanto a Luca
però ci sono ad esempio
la chat
di domotica
di saggiamente
che è veramente molto
molto molto attiva
si trovano sempre risposte alle proprie domande
e poi esiste quella cosa chiamata internet
dove di aiuti ce ne sono
infiniti
la capacità di cercare le cose su google
è quello che distingue l'utente
esperto dei computer
e invece l'utente base
su internet c'è più o meno tutto
magari è più facile
avere qualcuno, un essere umano
a cui tu spieghi il tuo problema
e lui te lo risolve
ma tantissime cose è veramente possibile arrangiarsi
senza grossissime difficoltà
si diciamo che a volte però
quando si incontra una difficoltà
durante magari una guida, un passaggio
o si ha un dubbio
non è che ci sono tutte le risposte
finché tutto funziona, tutto è lineare
molto bene
quando si trova in qualche difficoltà
poi iniziano un po' le gabole
comunque la nostra idea
per andare un po' incontro a quelle che sono le vostre domande
è provare a raccontare quello che è stato
il setup impostato
da me
con l'aiuto di Luca
perché dire il mio e non quello di Luca?
perché io non capivo niente di domotica
non sapevo assolutamente nulla
e tuttora so veramente poco
quindi partendo da zero, piano piano, mattone su mattone
abbiamo costruito tutto quello
che abbiamo fatto
quindi oggi potremo fare un piccolissimo primo step
per iniziare a raccontare
qual è il setup base
che è stato fatto
che gira tutto intorno
a quel famoso programma
software o assistente domotico
che si chiama Home Assistant
magari come prima cosa
proviamo a raccontare che cos'è Home Assistant
e poi spieghiamo come l'abbiamo installato
e dove l'abbiamo installato
Home Assistant è veramente
un hub domotico
una domotica
una descrizione che dice tutto
ma non dice niente
è un programmino che può girare
su un Raspberry, su un computerino
sul vostro Mac perché no
su un PC Windows
può girare un po' dappertutto
e va a tirare le fila
di tutte le varie tecnologie
più disparate che ci sono
per le tecnologie domotiche
possiamo avere le luci Philips Hue
possiamo avere
un aspirapolvere smart
Roomba immagino sia supportato
sicuramente lo sarà
possiamo unire veramente
qualsiasi prodotto
la lista di integrazioni è infinita
sul sito di Home Assistant
e la maggior parte di queste
ormai sono accessibili in maniera molto semplice
con un punto e clic dall'interfaccia web
qualcuna richiede di
scrivere qualche riga nel file di configurazione
ma tutto questo è molto ben documentato
appunto sul sito di Home Assistant
per cui non dovrebbe essere
troppo difficile
per una persona sufficientemente determinata
probabilmente bisogna
specificare questo piccolo caveat
però appunto dovrebbe essere
tranquillamente alla portata
della maggior parte degli ascoltatori
di The Apple
per fare un esempio di pubblico
sicuramente di grande livello
molto discernente
i migliori ascoltatori di podcast
che ci sono
detto questo
se vuoi dare 5 euro a testa
se ti mandano l'Iban dimmi
no, eventualmente sarebbe gradito il contrario
ma
però sì
ok vai stai calmo adesso perché
detto questo
sì Home Assistant è veramente il cuore di tutto
perché ci consente poi anche
di agganciare tutte queste tecnologie
che magari non sono nativamente supportate
anche con il sistema di HomeKit di Apple
e quindi
si apre al controllo con Siri
anche tutta quella pletora di dispositivi
che di loro invece non lo supportavano
Alessia è sicuramente più
ricca di integrazioni
con i più svariati dispositivi
ma ecco con Siri
la platea è un po' più ridotta
e con Home Assistant invece
ci si mette una pezza
tant'è che a quel punto anche per chi
utilizza Alessia
la cosa migliore al mio avviso
è evitare di utilizzare
tutte le varie integrazioni dei singoli dispositivi
ma far confluire tutto
tramite Home Assistant
Home Assistant appunto consente
di esporre
i propri dispositivi
anche ad Alessia
e quindi si passa
tutto per lui
è la cosa migliore secondo me
e per tanti prodotti peraltro si evita di passare
tramite i cloud rispettivi
e probabilmente si guadagna anche
un po' in reattività da questo
per poter impostare
Alessia ci sono due strade
una è l'abbonamento
a Nabucasa
che è offerto da Home Assistant stesso
che tra le varie funzioni che offre
c'è anche appunto il collegamento semplice
ad Alessia
l'alternativa opposta per facilità
è piuttosto brigosa
è arrangiarsi
ci sono delle belle guide che spiegano come fare
ma sono tanti tanti passaggi
aspettatevi di metterci un pomeriggio
e la via di mezzo sarà un servizio
che sto sviluppando io stesso
che posso anticipare
si chiamerà Home Butler
quindi il maggior domo di casa vostra
che appunto con un abbonamento
mensile o annuale
decisamente più economico rispetto a Nabucasa
faciliterà tutte queste operazioni
ecco
sto per aprire una beta di questo
per ora non esiste ancora
quindi sono questi i due
scenari in questo momento
ok Luca hai dato un grandissimo spoiler
però facciamo un passettino indietro
quindi Home Assistant ha detto che è questo mega hub
che accoglie
tutti i dispositivi domotici
o comunque raccoglie dei dati
non per forza da dispositivi
che sono realmente domotici magari dalla rete di casa
da internet
da qualsiasi altra cosa
e poi li elabora e permette di creare
eventuali automazioni, interazioni
ed è possibile farlo anche come dicevi tu prima
tramite Alexa o per esempio Google
Google come si chiama?
Home
come si fa a installare Home Assistant?
il metodo
quello che è assolutamente più semplice
ma che non è quello che abbiamo seguito io e Luca
è quello di acquistare un Raspberry
andare a flashare
sulla memoria
direttamente quello che è il sistema operativo
di Home Assistant
una volta fatto si accende il Raspberry
e Home Assistant è pronto per funzionare
non c'è nessun passaggio
complicato
qual è invece la strada che abbiamo scelto
io e Luca?
c'è un passaggio intermedio
prima di installare Home Assistant
è quello innanzitutto di acquistare
non un Raspberry
ma un qualcosa di un pochettino più
diciamo così solido come computer
quindi può essere un mini PC
o i NUC che sono sempre dei mini PC
della Intel
quindi sono dei tipo Mac Mini
però su architettura Intel
con dentro tutto quello che gli serve
e le varie porte
Ethernet, HDMI, USB e questo e quant'altro
perché scegliere un NUC
e non un Raspberry?
una delle grosse differenze
che potremmo elencare
è quella, al di là delle eventuali maggiori prestazioni
dell'hardware, è quella del poter
lavorare direttamente su un SSD
e non su una
memory card SSD
che per come funziona
Home Assistant
cioè richiede tantissime letture e scritture
della memoria, può portare
a un'usura precoce dell'SD
e quindi avere un ciclo di vita
magari un po' corto
significa
dover
reintegrare l'SD
magari un po' troppo spesso
questa è una cosa che assolutamente
non ci piace, se pensate che a un certo punto
non si accendono le videocamere
non funziona
non funzionano le luci
eccetera eccetera
darebbe parecchio fastidio
quindi esistono delle possibilità per installare
comunque utilizzare
un Raspberry con una chiavetta USB
con un hard disk esterno
però la soluzione più robusta è quella di passare per un mini PC
su cui verrà installato
e qua passo la parola a Luca che va un po' più nel tecnico
non direttamente Home Assistant
ma Proxmox
che è un
gestore di macchine virtuali
prima ancora di arrivare a questo
volevo fare una precisazione
perché uno dice
cavoli adesso va bene ok
il Raspberry consuma poco o niente
adesso mi state dicendo compra un computer
e lascialo sempre acceso
ma poi la bolletta
beh in realtà la cosa bella di questi mini PC
è che hanno dei consumi
veramente ridotti
quello che uso io
del quale non sto neanche a recuperare il modello
perché chissà se esisterà ancora
è un particolare modello
che avevo trovato su Amazon
che aveva 6 schede di rete Intel
quello era il motivo
per cui l'avevo scelto
per altri usi che non sono correlati
ad Home Assistant
consuma meno di 10 W
in idle
quindi senza avere il processore sparato a manetta
decisamente un consumo ridotto
e nell'ordine di grandezza del Raspberry
ecco
poi la possibilità c'è
sicuramente di dedicare l'intero computer
a Home Assistant
quindi si installa direttamente
sul disco di questo
di questo computer
Home Assistant
e lo si dedica a Home Assistant
e lo si dedica interamente
questo è un po' uno spreco
perché Home Assistant
non è che abbia bisogno di
così tante prestazioni
a meno di non farci cose veramente mirabolanti
e quindi un intero computer
dedicato solo a quello
può essere esagerato
può essere un po' uno spreco
l'alternativa è che appunto
quella di cui accennava Fede
è utilizzare Proxmox
Proxmox è alla fine della fiera
una versione di Linux
di Debian specificamente
che è stata resa
resa ideale
per ospitare macchine virtuali
e container
ci dà a disposizione
una bella
insomma bella
una interfaccia web
tramite la quale
è possibile
creare macchine virtuali
cancellarle
backuparle
ripristinarle
fare tutto quello che ci serve
e in una di queste macchine virtuali
andremo a installare Home Assistant
poi sul saggiamente
in realtà ci sono tantissime guide
che trattano esattamente questo approccio
e così facendo
ci sono anche
ci si lascia aperta
la possibilità di sfruttare
l'hardware che non sarebbe necessario
per Home Assistant
per fare altro
altre macchine virtuali
che altro compito da server
diciamo che possiamo far fare
al nostro mini PC
perché di potenza tutto sommato
come dicevamo
ne ha d'avanzo
ecco per il solo Home Assistant
non penso Fede
che sia il caso di approfondire
ulteriormente come si fa
ma è giusto dire
cosa si fa
e poi ci sono appunto
le varie guide
dedicate per andare a scoprire
tutti i dettagli del caso
sì sì assolutamente
noi siamo qui per raccontare
un po' quello che è il setup
per darvi un'idea
magari farvi incuriosire
quindi come abbiamo detto
siamo partiti da un setup
un po' più robusto
quindi un mini PC
con Proxmox
sopra una macchina virtuale
tutti i vantaggi
che può avere una macchina virtuale
quindi discorsi di backup
e quant'altro
che danno una robustezza
al sistema assolutamente
e una volta che abbiamo detto
che è una macchina virtuale
e una volta configurato
Home Assistant
quindi dentro la macchina
la macchina virtuale di Proxmox
è possibile iniziare a creare
quelle che sono le automazioni
quindi pronti via
in automatico
Home Assistant
cerca già di individuare
cosa c'è in rete
che per lui potrebbe essere
un'automazione
faccio un esempio
io avevo una stampante
ho una stampante collegata alla rete
lui l'ha sentita
ha detto
secondo me questa stampante
io riesco a
no, senza secondo me
dire che è una stampante
questa stampante qua
riesco a
riesco a interagirci
vuoi che la collego?
sì, no
oppure ho visto
che ci sono queste luci qua
della Xiaomi
vuoi che mi collego
mi colletto
se la faccio
mi collego
o mi connetto
sì, no, eccetera
e una volta che iniziano
a configurarsi
tutti questi dispositivi
questi dispositivi
mettono a disposizione
di Home Assistant
delle entità
quindi
possiamo iniziare a parlare
di questo
di questa diciamo
macro famiglia
di
di
di
di
di elementi
che gestisce Home Assistant
che è importante
capire
per capire come ragiona
sì, ci sono
tre livelli
giusto per
richiarire di nuovo
l'integrazione
quindi il supporto
diciamo
a una determinata marca
barra categoria
di prodotti
quale ad esempio
può essere
Philips Hue
mi viene in mente questo
o
Shelly
ecco tutti i prodotti Shelly
poi
all'interno di questo
vengono definiti
i dispositivi
ad esempio
il dispositivo
potrebbe essere
lo Shelly
2.5
un relay smart
con due uscite
e due ingressi
per due pulsanti
all'interno
del singolo dispositivo
vengono create
più
entità
l'entità
è ad esempio
l'accensione
della luce 1
l'accensione
della luce 2
o meglio
il relettino
non è tanto l'accensione
perché quella
sarebbe più
un'azione
da eseguire
sull'entità
poi potremmo avere
l'entità
pulsante 1
pulsante 2
e poi
dei sensori assortiti
tipo
qual è il consumo
del canale 1
del canale 2
a che temperatura
è il relay stesso
c'è un aggiornamento
disponibile
cose di questo genere
quindi una volta
che si ha a disposizione
questo parco macchine
di dispositivi
e quindi in realtà
di entità
perché quelle con cui
si interagisce realmente
sono le entità
è possibile
iniziare a comandarle
quindi la luce
che mette a disposizione
la sua entità
dell'acceso spento
è possibile dirgli
ti accendo
o ti spengo
cosa abbiamo fatto
concretamente noi
quindi inizialmente
parliamo di luci
che è la cosa
forse un po' più
interessante
quella che tutti
dicono domotica
la collego alla luce
la luce smart
la luce smart
bisogna distinguerla
in due tipi
secondo me
di interazioni
di integrazioni
cioè la luce
normalissima
quindi una lampadina
qualsiasi
collegata
a dei fili
della corrente
che
diventa smart
diventa smart
tramite dei dispositivi
che vengono messi
nell'impianto elettrico
e per fare questa cosa
credetemi
se l'ho capito io
che
non capivo assolutamente
nulla di elettrotecnica
nonostante i miei
ottimi risultati
universitari
grazie all'esame
che ti ho spiegato io
e poi ho avuto il coraggio
di prendere più di me
all'esame
ricordiamo sempre
questa cosa
è sempre bello
ricordarlo questo Luca
è una cosa
che si riesce a fare
tranquillamente
col supporto
di un elettricista
o con la voglia
di imparare
un attimino
che cosa si sta facendo
è super semplice
quindi basterebbe
io non la direi così
perché
bisogna stare attenti
la corrente è pericolosa
se non avete idea
di cosa state facendo
se state imparando
da zero
spendete qualche soldo
in più
fatelo fare
a chi è in grado
non ci assumiamo
la responsabilità
per case bruciate
scosse
o lesioni
di qualsiasi tipo
questo mai
però diciamo
che una volta visto
io l'ho trovato
abbastanza semplice
da replicare
come concetto
è ovvio che
per certe cose
è necessario
richiedere
il supporto
di un elettricista
assolutamente
se bisogna
tirare dei cavi
di corrente
questo ci mancherebbe
però
poi il concetto
di come può funzionare
uno Shelley
tutto sommato
è abbastanza
è abbastanza semplice
e permette in sostanza
di mantenere
quella che è la cosa
più
importante
mantenere quindi
un funzionamento
sia
stupido
cioè
premo il pulsante
della luce
e la lampadina
a saceno si spegne
sia un'interazione
tramite
Home Assistant
o
quindi
che ricordiamo
alla fine va a interagire
comunque sempre
con Home Assistant
in questo caso
questo permette
di controllare
le luci
in maniera smart
come le usiamo
le luci
in maniera smart
io
ho questa
questa abitudine
cioè di
ormai di usare le luci
quasi sempre
come se
non fossero smart
cioè le comando
tranquillamente
con il pulsante
perché
quella è l'abitudine
una dei
secondo me
dei cardini
della domotica
è quello di non
rendere la casa
più complicata
quindi
renderla più complicata
può voler dire
che viene un qualsiasi ospite
e deve andare in bagno
e non sa come accendere la luce
è una cosa
che trovo
sbagliata
nonostante ci abbia vissuto
in una casa del genere
fino a qualche mese fa
perché tutto era comandato
tramite la voce
e avevo lo scotch
sui pulsanti
per dire
non premettelo
perché le luci smart
se gli viene tolta corrente
smettono di funzionare
completamente
ma lì
poi ci arriviamo
quindi
mantenere la casa
semplice da usare
il vantaggio qual è
che ti sei sdraiato
sul divano
e dici
ah cavolo
voglio spegnere la luce
lo faccio
oppure esci di casa
ti sei dimenticato
una lampadina accesa
Home Assistant
può mandarti
tranquillamente
una notifica
dicendoti
guarda che
secondo me
siete usciti di casa tutti
e avete dimenticato
la luce accesa
perché Home Assistant
tra le varie cose
che può fare
è tracciare
delle persone
tracciare
non vuol dire
necessariamente
leder
la privacy
delle persone
potenzialmente
sì
però
quello che si può fare
è dire a Home Assistant
questa persona
che è Federico
tracciala
usando questo dispositivo
che può essere
l'iPhone
nel caso in cui
abbiate installato
l'applicazione
e quindi Home Assistant
sa qual è la localizzazione
di quell'iPhone
e la può tracciare
e in quel caso
lui distingue
soltanto due cose
cioè
se siete a casa
o se non siete a casa
stop
non va a vedere
esattamente
dove siete
in quel momento
a meno che
voi non definiate
altri luoghi
che può essere
il lavoro
la casa dei genitori
la casa degli amici
e in quel momento
allora Home Assistant
è in grado di capire
se vi trovate
a casa
a lavoro
a casa degli amici
e fare delle automazioni
di questo tipo
faccio un esempio
di altra automazione
nel momento in cui
esco da lavoro
può mandare un messaggio
alla fidanzata
dicendo
guarda che sto arrivando a casa
può essere
un tipo di automazione
che si può fare
quindi
tornando al passo
prima delle luci
Home Assistant
è in grado di capire
se in casa
non c'è nessuno
delle persone tracciate
quindi
voi
il nucleo della famiglia
che in questo caso
magari è tracciato
non è a casa
una luce è accesa
è possibile fare in modo
che arriva la notifica
dicendo
guarda che questa luce è accesa
la spegni
o non la spegni
e questo si può fare
direttamente tramite
le notifiche
senza dover dire
ah cavolo
allora apro l'applicazione
vado a spegnere la luce
no
si può fare
una notifica
di lettura intelligente
che ti propone
come risposta
spegni la luce
oppure non fare niente
ed è una cosa
che trovo
molto comoda
l'ultima
menzione
che faccio sulle luci
per esempio
è quello di
eh
automaticamente
spegnere le luci
esterne
alla casa
eh
quando è
magari non so
l'alba
o un'ora prima dell'alba
due ore prima dell'alba
alle quattro di notte
perché
perché
mi piace
l'idea che
la casa
sia illuminata
alla sera
fuori
però non ha senso
per me
che resta illuminata
tutta la notte
o che magari
la dimentichiamo
illuminata
tutto il giorno
perché la mattina
si è di fretta
si siede a lavoro
quindi questa
è una
automazione
molto molto semplice
però può portare
già un risparmio
di energia
di energia elettrica
che non dico va
in questo momento
a compensare
quello che consuma
poi magari
la domotica stessa
però è un primissimo
passo
non so Luca
se tu hai qualcos'altro
in merito alle luci
che vuoi condividere
se no
passiamo a qualche
altro ragionamento
io ho delle
una banalità
ad esempio
io ho una luce
sul balcone
che accendo
con un sensore
di movimento
quando esco
sul balcone
ad esempio
io ho i cestini
della differenziata
sul balcone
e quando esco
spesso ho le mani piene
perché devo
depositare
qualche rifiuto
in un cestino
e quindi
mi è comodo
che come io
passo davanti
al sensore
di fianco
al cestino
mi si accende
la luce esterna
per 30 secondi
dopodiché
si spegne
da sola
e questo
è comodissimo
perché vabbè
rimane accesa
magari 10 secondi
più del necessario
però si arrangia
da sola
a accendersi
e spegnersi
che è estremamente
comodo
quando ho le mani
occupate
tra parentesi
Fede
ti invito a riflettere
che questa
automatica
che è sicuramente
semplice
all'inizio
l'avevo quasi sbagliata
nel senso che
non avevo considerato
di valutare
anche se la luce
era già accesa
perché
metti caso
che accendo la luce
a mano
non voglio che
se lui sente
il movimento
ok
accende la luce
che è già accesa
quindi non succede niente
però poi cosa succede
che dopo 30 secondi
me l'avrebbe spenta
e quindi
questa automazione
scatta solamente
se la luce
non è già accesa
oltre che
se è passato
l'ora del tramonto
e quindi presumibilmente
è buio
fuori
ma non puoi dirgli
semplicemente
invece di fare switch
dirgli accendila
e se è già accesa
lui la riaccende
sì però poi c'è anche
aspetta 30 secondi
e poi spegni
questo che mi fregava
ok
l'altra cosa
è un'automazione
leggermente più complessa
è il cosiddetto
clic clic
io lo chiamo così
o cic e ciac
possiamo chiamarlo
un po' come vogliamo
cic e ciac mi piace
e cioè
l'accendi spegni rapido
o lo spegni accendi rapido
in base allo stato
in cui è
di una luce
per fare un'azione
più complessa
io ad esempio
ho una luce
che posso controllare
che ha il pulsante
vicino alla porta
di uscita
ho fatto sì
che il cic e ciac
su di essa
spenga tutte le luci
della casa
cioè attivi
diciamo la modalità
sto uscendo di casa
non ha senso
lasciare niente
di acceso
e quindi
un colpo solo
senza chiamare Alessia
senza tirare fuori
il telefono
senza fare niente
senza neanche
tirare in ballo
diciamo automazioni
che vedono dove sono io
eccetera
posso manualmente
andare a spegnere
tutte le luci
è estremamente comodo
io questo
questo tipo
di automatismo
l'ho fatto
in maniera
leggermente diversa
da te Luca
ispirato un po'
dalla tua idea
però ho deciso
di farlo tramite
un pulsante
dell'IKEA
Tradfree
allora
qui introduceremo
delle difficoltà
però possiamo
un attimo
magari omettere
bypassarle
e spiegare che
l'IKEA
fa una serie
di dispositivi
domotici
che si chiamano
Tradfree
che si basano
però non su
il protocollo
di cui
si parla
di una connessione
wifi
ma su
un'altro
specie di wifi
chiamiamo così
che si chiama
ZigBee
che è comunque
possibile
integrare
all'interno
di Home Assistant
io qui ho avuto
grande bisogno
di Luca
per farlo funzionare
e tramite
una chiavetta
che si può
comprare
tranquillamente
anche su Amazon
o su Aliexpress
configurarla
sul proprio
mini PC
o Raspberry
e a quel punto
avere anche
la possibilità
di connettere
dispositivi
ZigBee
questo pulsante
Ikea
ha il
la bellezza
di essere
completamente
wireless
quindi
è un pulsante
alimentato da batteria
che non ho idea
di quanto possa durare
se lo usi poco
penso anni
ed è un pulsante
che si può mettere
un po' ovunque
quindi io l'ho messo
per esempio
sotto una mensola
che c'è
prima della porta
di uscita di casa
e di ingresso
è un pulsante
monoclick
che quando clicco
però
attiva
diciamo
il sistema
di allarme
della casa
quindi
è un pulsante
che inizia
a far partire
una serie
di automazioni
che possono essere
verifica di aver spento
tutte le luci
della casa
può essere attiva
le videocamere
se ci sono
delle videocamere
da attivare
all'interno
della casa
e magari
metti un timer
di due minuti
dopodiché
fai attivare
tutto quello
che riguarda
i sensori
che in casa
funzionano
ad allarme
perché il bello
di Home Assistant
è che è possibile
crearsi anche
un sistema
di sorveglianza
fatto
come serve
a voi
con telecamere
con sensore
di posizione
con sensore
per finestre
e qualsiasi cosa
vi possa interessare
perché
io rifletto sempre
a che cosa serve
un sistema
d'allarme
dove
quando scatta
suona una sirena
punto e stop
assolutamente niente
quello che
è bello vedere
secondo me
in un sistema
d'allarme
sperando di non
doverlo usare mai
avere un feedback
in maniera istantanea
di realmente
quello che sta succedendo
quindi
una videocamera
che rileva
un movimento
magari ti manda
una notifica
direttamente
sull'iPhone
con
un assistant
lo si può fare
ed è una notifica
interattiva
che ti fa vedere
in diretta
quello che la videocamera
sta riprendendo
quindi magari
è passato
semplicemente
un gatto
e voi
avete il sistema
d'allarme
che parte
vi arriva la notifica
vedete che è
semplicemente
un gatto
stop
e lasciate perdere
oppure
vi arriva
un messaggio
su Telegram
che vi fa
vi dice
guarda che ho rilevato
un movimento
di questo tipo qua
ti connetti
per poter verificare
che magari
era Rumba
che stava girando
per casa
e ha fatto partire
l'allarme
allora si può pensare
di integrare
un qualcosa
un sensore
che capisca
se è Rumba
che sta girando
e non fa scattare
l'allarme
ci sono tutta una serie
di
integrazione
di specifiche
che si possono
definire
per costruire
quella che è
la casa intelligente
che è veramente
fatta
sulle vostre necessità
e quello
dell'allarme
secondo me
è un esempio
veramente
molto lampante
perché
diventa
diventa
un'interazione
con la casa
non semplicemente
una sirena
che suona
e a quel punto lì
boh
cosa posso fare
se sono
se sono fuori casa
la sirena
non la sento
la sentiranno i vicini
e probabilmente
non faranno niente
magari una stupidata
magari non posso
disattivarla
eccetera eccetera eccetera
ovvio che oggi
i sistemi di allarme
che vengono venduti
sono già un pochettino
più complessi
però sfido
a riuscire a raggiungere
un livello di
di automazione
e di personalizzazione
che permette
di avere
o massi
l'unica cosa
un po' creepy
e ci stavo riflettendo
in questi giorni
è
Luca
condivido con te
non te l'avevo ancora detto
è
se dovesse scattare
l'allarme di notte
di notte sto dormendo
la notifica non mi sveglia
posso tranquillamente
far dire ad a**a
qualcosa
posso
fare
mettere una piccola sirena
comunque nella stanza
dove si dorme
per svegliarsi
per fare qualsiasi cosa
però
quanto è film horror
un'a**a che ti sveglia
dicendoti
penso che sia stato rilevato
un intruso
sul balcone
sarà
sempre meno film horror
di quello che ti farò io
se pronunci ancora
quel nome
senza chiamarlo
Alessia
visto che mi tocca
bimparlo ogni volta
però
sì
non diverso
dalle mie
che
dal nulla
cominciano a dire
consumo eccessivo
spegnere qualcosa
o si rischia
che salti la corrente
perché un'altra
delle cose
che si può fare
appunto
sfruttando i dispositivi
Shelly
in particolare
lo Shelly EM
è misurare
il consumo complessivo
di corrente
di casa
quindi
potete tararlo
sul contratto
che avete
tre, quattro e mezzo
sei chilowatt
chissà quanti
e farvi
avvisare
qualora
il consumo
superi una certa soglia
per un certo tempo
sì
questo
è un ottimo consiglio
con lo Shelly EM
io
ho avuto modo
di scoprire
una cosa
alquanto anomala
per esempio
collegando
questo
Shelly EM
con un
aiutami
con una pinza
amperometrica
al generale
riesco a vedere
qual è il consumo
generale
di tutta la casa
collegando la seconda
pinza amperometrica
soltanto
al differenziale
dei condizionatori
ho modo di vedere
quanto consumano
i condizionatori
e ho scoperto
che nonostante
i condizionatori
fossero tutti
spenti
in casa
ma
il differenziale
armato
ci fosse
un consumo
non indifferente
un consumo
che poteva essere
intorno ai 20-25 euro
all'anno
già questo
banalmente
potrebbe far ripagare
il consumo
di corrente
che ha il NUC
o il Raspberry
è una stupidata
magari dite
vabbè
sì
vabbè no
però
è un occhio attento
alla casa intelligente
che
intelligente non vuol dire
soltanto che fa le cose belle
ma può essere anche una casa
che aiuta
a
diminuire gli sprechi
perché
dietro l'intelligenza
penso ci stia
anche questo aspetto
anche qui
installare
uno Shelly EM
non è
una cosa complicata
rinnovo l'invito
che Luca
prima ha fatto
di rivolgersi
comunque all'elettricista
per farlo
perché con la corrente
è sempre
meglio
evitare
di scherzare
sì
io sono il classico esempio
di fate come dico
non come faccio
perché
io stesso
non seguo molto
i miei consigli
però ecco
i rischi per me
posso anche
decidere di prendermeli
suggerisco a voi
di non prenderveli
oppure
decidere autonomamente
se prenderveli
ecco
ci sono tanti dispositivi
che
che sono utili
alcuni di questi
però appunto
quelli che secondo me
rendono la
la casa smart
più vivibile
per tutti
sono quelli che però
appunto
richiedono
l'installazione
integrata
nell'impianto elettrico
aveva fatto anche
un video a riguardo
Queen Nelson
Snezzy Q
si chiama
su YouTube
vi troverò il link
che appunto
diceva questa stessa cosa
cioè se
per
avere
la
la smart home
devi
avere lo scotch
sul pulsante
devi
reimparare a vivere
forse c'è qualche problema
si è quello che inizialmente
avevo fatto io
in maniera molto
spiccia
perché non utilizzavo
assolutamente
Home Assistant
ma mi affidavo
soltanto ad Alessia
bom
Luca io non metterei
altra carne sul fuoco
come
prima infarinatura
di domotica
ci piacerebbe
sapere i vostri feedback
quindi fate il piacere
di
se avete piacere
di
ascoltarci
parlare ancora un po'
di domotica
o magari avete qualche domanda
possiamo parlarne
sempre con
questa
questo approccio
cioè Federico
è quello che
la domotica
la sta imparando
la sta vivendo
ve la può raccontare
vissuta
e la parte tecnica
invece arriva sicuramente
da Luca
che ha un background
molto molto più preparato
di quello che
posso
posso avere io
scriveteci
le mail
contattateci
nella gchat
se invece
questa cosa
dite ma no
non ce ne frega
ne frega neanche un po'
va bene
ce ne faremo una ragione
però
non è detto
che la elimineremo
perché giustamente
c'è una parte di voi
che ce l'ha richiesta
per tantissimo tempo
e magari una parte di voi
che interessa meno
cercheremo di bilanciare
un pochettino il tutto
non ci sembra assolutamente
il caso di
pensare di fare un podcast
sulla domotica
ma ritaglieremo
degli angoli
di Zee Apple
per poterne parlare
anche perché poi
ci sono sempre lì
i capitoli
che aiutano
a saltare gli argomenti
che non interessano
per quanto
magari possiamo anche essere
belli bravi
e simpatici
magari a voi
della domotica
frega zero
potrebbe benissimo
essere così
è del tutto
legittimo
che sia così
giusto anche questo
assolutamente
passiamo a ricordare
i nostri
gentili donatori
di questa settimana
perché Amazon
sembra veramente
avere chiuso
i rubinetti
e quindi
oggi ancora di più
è importante
il vostro supporto diretto
e nella sezione
supportaci
del sito
easypodcast.it
potete farlo
in maniera
veramente semplice
con il metodo
di pagamento
che
più vi aggrata
da Satispay
a Apple Pay
alla carta di credito
a Paypal
c'è di tutto
donazioni singole
o ricorrenti
come quelli
di Nicola Frigerio
di Angelo
di Gian Domenico Macaluso
di Paolo Massignan
di Ivan Vannicelli
Davide Tinti
Massimiliano S
Cristiano S
e Davide Tinti
di nuovo
perché la settimana scorsa
mi ero dimenticato
di dare a Davide
quel che è di Davide
grazie ancora
per il tuo supporto
grazie a voi
per tutto il supporto
e ringraziamo
chi dopo aver sentito
questo mio
accorato appello
deciderà di fare
lo stesso
per questa puntata
io mi unisco
all'appello
di Luca
come sempre
il vostro supporto
è sempre
sempre
sempre
sempre
sempre
sempre
sempre
sempre
sempre
sempre
sempre
sempre
sempre
ben accetto
vi ricordo
che potete darci
i vostri feedback
o farci delle domande
suggerimenti
scrivendoci
all'indirizzo mail
infochiocceraisyapple.org
e potete commentare
le puntate
oppure
intavolare
delle discussioni
con altri
easy ascoltatori
direttamente
nella easy chat
su telegram
vi ricordo che
inoltre ci siamo
anche io e Luca
presenti su twitter
con i nostri account personali
siamo ftrava
e lucatnt
trovate tutti
questi link
che ho appena
elencato
direttamente
nelle note
della puntata
o visitando
il sito
easyapple.org
per questa
511esima puntata
direi che è
veramente tutto
un saluto da Federico
un saluto da Luca
no dovevo
non fartelo fare
il saluto
potevo vendicarmi
ho perso
quest'occasione
lo farò
la settimana prossima
con una nuova puntata
di Easy Apple
scusami
è venuto un rutto
grazie