Metro
Metro, una chiacchierata settimanale tra amici su tecnologia, cultura e attualità.
#42: Content Blockers con Alessio Maffeis
24 settembre 2015 - 54 minuti
Con iOS 9 Apple ha introdotto i “content blockers”, tradotto: la fine dei banner giganti copri-contenuto a cui certe testate ci hanno abituato negli ultimi tempi. Ne discutiamo in questa puntata, chiedendoci cosa comporti per il web questo cambiamento.
Shownotes
- Popping the publishing bubble, l’articolo di Ben Thompson.
- Welcome to the Block Party. L’analisi di The Awl; ad avere problemi — scrivono — saranno soprattutto le testate indipendenti, più che BuzzFeed e New York Times.
- Because of Apple. Secondo Gruber, gli editori hanno da prendersela solo con loro stessi per la situazione in cui si ritrovano.
- The adblocking revolution is months away (with iOS 9) – with trouble for advertisers, publishers and Google. Charles Arthur (Guardian) spiega cosa comportano i content blockers per gli editori.
- Just doesn’t feel good, il post in cui Marco Arment annuncia che ritirerà Peace dall’App Store.
- Silentium, uno dei content blockers menzionati.
- Perché non é immorale bloccare la pubblicità sul web, secondo Filippo.
- Ad blocking and the future of the web, un efficace riassunto di Zeldman su tutta la faccenda.
- Ad Blocking Irony, un esempio di pubblicità fastidiosa.