SaggioPodcast #129 - Ultra Apple
Ed eccoci nel dopo-keynote dell'8 marzo. Alcune cose sono andate come previsto, alcune altre no, in particolare per le assenze,
e vediamo una Apple che propone qualcosa di diverso ai propri utenti, soprattutto professionali, con l'accoppiata Mac Studio e Studio Display,
un po' un ritorno al passato che toglie anche dal listino l'iMac da 27 pollici.
Ne parleremo in questa puntata del Saggio Podcast, la 129. Io sono Maurizio Natali, da solo da questa parte del microfono, ma spero di trovarvi numerosi dall'altro lato.
Devo dire che la prima parte di questo keynote mi ha interessato veramente poco.
Intanto si è parlato dei nuovi colori per iPhone 13 e 13 Pro, che quest'anno si aggiunge alla rosa dei dispositivi che guadagnano una nuova variante cromatica,
un verde carino, devo dire.
Nella versione 13 Pro secondo me è un po' meno riuscito nel 13 perché mi è sembrato particolarmente scuro,
ma a parte le opinioni personali c'è da dire che sono prodotti che oggi arrivano al loro prezzo di listino,
quando tutti gli altri iPhone 13 e 13 Pro, come ben sapete, negli store alternativi, ma soprattutto anche quelli ufficiali come Amazon,
si trovano facilmente a prezzi molto inferiori.
Per cui l'invito in questo caso, ovviamente a meno che non siate veramente obbligati a comprare per qualche ragione proprio dal sito Apple,
o che non siate innamorati...
del colore verde, insomma, è sicuramente quello di optare per delle alternative e di seguire il nostro canale telegram tech.saggioofferte.it
per comprare magari quello che sia più conveniente, insomma, a prescindere da quella che può essere la variante cromatica.
Poi si è parlato del nuovo iPhone SE di terza generazione, o 2022, o semplicemente iPhone SE.
Questa nuova versione che, insomma, non vorrei sembrare particolarmente accanito contro di essa, mi sembra poco pratica, onestamente.
A parte il fatto che aver inserito l'ultimo chip più veloce, come sempre si è fatto in realtà negli iPhone SE,
lo ha portato anche ad un aumento di prezzo, perlomeno in Italia, sforando il limite del listino dei 500 euro,
è un prodotto che, secondo me, ha veramente superato quello che poteva essere un bilanciamento ancora accettabile
tra la potenza hardware e il fattore estetico, insomma, no?
Che poi non è soltanto limitato all'aspetto del dispositivo, è proprio che ti trovi con uno schermettore
piccolo, ti trovi con una sola fotocamera, ti trovi con delle performance che non sono sfruttabili, diciamo,
con queste caratteristiche in maniera completa.
Per cui è un prodotto che fa il suo lavoro sicuramente in termini di vendite.
Io immagino ormai più nel settore business che in quello proprio consumer, dove oggettivamente a più di 500 euro
trovi facilmente degli altri iPhone anche in sconto, e soprattutto perché sappiamo bene le prestazioni di questo A15.
Certo, lo renderanno longevo in termini di aggiornamenti, ma sappiamo che i precedenti continuano ad avere
tantissimi anni di update garantiti e allo stesso tempo sono molto, molto performanti.
Per cui molto spesso cercherei un bilanciamento che sia poco, poco meno favorevole sul fronte delle prestazioni,
ma sicuramente più appagante nell'utilizzo. Quindi per me iPhone SE di questa nuova generazione
ha poco senso, onestamente. E ribadisco come utente, poi sicuramente dal punto di vista di Apple ci sono delle logiche
diverse. Credo che sia anche questione di chip, forse, cioè il fatto di non dover più avere questa scorta di produzione
di Apple A13 e poter passare quindi ad avere maggiori volumi su A15 e quindi forse anche minor costi di produzione.
Non so, ipotizzo, ma probabilmente anche questo tipo di logiche fanno gioco nella realizzazione di un dispositivo del genere.
Avrete capito che non sono particolarmente entusiasta, insomma, di avere un nuovo colore di iPhone 13 e men che meno
del nuovo iPhone SE per me sarebbe stato meglio ridurre il prezzo del precedente e continuare a venderlo per un po'
piuttosto che rincararlo e renderlo inutilmente veloce. Ma in realtà i miei dubbi maggiori non sono qui, sono invece
sull'iPad Air. E sembrerà strano perché è indubbiamente il prodotto che in questa tornata di aggiornamenti in ambito mobile
è stato più curato, se vogliamo, perché ha ottenuto il nuovo chip M1 e questo lo porta davvero vicino all'iPad Pro.
Già lo era per tanti altri versi. Ma il problema è proprio questo, perché tra le altre cose è anche aumentato un po' di prezzo.
Si parte da 699 euro per 64 gigabyte, che sono un po' pochini, d'accordo, volendo ci si può anche stare, ma sicuramente non sono abbondanti.
Ora, la cosa importante però è la posizione dell'iPad Pro, perché noi lo abbiamo trovato in passato sul nostro canale Telegram delle sagge offerte a 730 euro.
Ovviamente non è un evento quotidiano, non tutti i giorni potete comprarlo a questo prezzo, ma se ci seguite potrebbe capitare.
Però devo dire che su canali ufficiali, come ad esempio Amazon, in questo momento in cui sto registrando, non ha assolutamente un best price, un prezzo normale, quello di 839 euro.
Però parliamo di un modello che intanto ha all'interno 128 gigabyte, che con 140 euro di differenza già forse sarebbero sufficienti a giustificare questa scelta, ma soprattutto è un prodotto che ha, secondo me, numerosi varianti.
Ha numerosi vantaggi importanti. Ha uno schermo ProMotion che fa la differenza, soprattutto su queste dimensioni. Ha uno schermo che ha una migliore latenza anche per l'utilizzo con la penna. Ha il Face ID che per me è molto più comodo, onestamente, del Touch ID. Ha anche un audio migliore con il Quad Stereo che onestamente si sente, si avverte parecchio nell'utilizzo quotidiano.
Ha un slider, anche lì, forse ancora più specifico nell'utilizzo e poco apprezzato dall'utente consumer, ma ecco, ci sono tanti motivi per preferire comunque l'iPad Pro.
Certo, non dico che 140 euro caschino dagli alberi, per cui ci può essere la situazione in cui sei proprio al limite per comprare già l'iPad Air e allora eviti di fare il salto ancora in avanti per l'iPad Pro, ma a quel punto ci vengono in aiuto anche i precedenti iPad Pro, perché ok, l'M1 è super figo, è potente.
Ma a cosa serve su iPadOS? Io l'ho provato, onestamente, l'ho provato anche sul modello da 12,9 pollici, ma ho continuato a tenere l'iPad Pro del 2018, neanche quello del 2020, perché le prestazioni della 12Z e della 12X sono praticamente le stesse visti i limiti di iPadOS.
E allora noi potremmo dire di fare un acquisto in prospettiva per la longevità, sono cose assolutamente legittime, per carità, non lo nego. D'altronde c'è anche questa speranza recondita che abbiamo un po' tutti.
Sì, che Apple faccia qualcosa di più con questi iPad e magari, grazie all'M1, proprio questi modelli avranno dei vantaggi rispetto a quelli con i chip della serie A.
Ma in realtà io ho smesso di sperare queste cose. Se dovessero succedere sicuramente valuterò la possibilità di cambiare il mio iPad Pro del 2018 con un altro iPad Pro, non certo con un iPad Air perché alcune sue caratteristiche proprio non mi piacciono, però ecco, di base, in generale, ad oggi non ha senso fare un acquisto in più per questa specie.
Sì, è una speranza che è stata disattesa tante, tante volte negli ultimi anni. Per cui l'iPad Air per me, attualmente, sulla carta magari è il prodotto più interessante per tanti, e invece per me è il meno interessante in assoluto.
Quello che non comprerei, a meno che, appunto, non ci si trovi in quella situazione, per cui hai quei soldi, vuoi fare un acquisto da zero sbattimento, da neanche cercare alternative, e vuoi un prodotto che faccia delle cose essenziali in maniera ottima. Qui il problema lo risolvi, ma lo risolvi anche con l'iPad base.
Che ovviamente è un po' più vecchiotto nel design, per carità, è anche più lento, per carità, ma se hai bisogno di qualcosa di basico, forse quello è sufficiente. Se hai bisogno di qualcosa di più, a quel punto lo scatto sull'iPad Pro per questa differenza minima di prezzo, per me, è sensato. Se non addirittura obbligatorio.
Qualcosa di sterminato, è venuto quasi 50 minuti, per cui ve lo lascio linkato nelle note dell'episodio se volete un po' approfondire. Qui cercherò di andare al nocciolo affrontando alcuni aspetti principali.
Allora, intanto è interessante notare che rispetto ai rumor che circolavano da mesi, in pratica non è stato confermato nulla. L'unico rumor realistico è stato quello giunto un paio di giorni prima dell'evento in cui si parlava proprio di questi due prodotti. Quindi Apple, oltre ad aver mantenuto un certo riservo, senza ombra di dubbio,
conferma anche un po' quello che speravo onestamente, cioè che non si andasse, come tutti dicevano, ancora a presentare nuovi portatili perché ne abbiamo in abbondanza e non è ancora necessario, secondo me, un refresh delle linee entry come il MacBook Air che sta spopolando proprio perché riesce ad essere molto economico pur offrendo un ottimo pacchetto di funzionalità e prestazioni.
Il suo massimo splendore, diciamo, come è successo proprio in questo evento, non aveva assolutamente senso. Potrebbe succedere questo quando poi arriverà la nuova soluzione per il Mac Pro, ma questo è un discorso per un altro giorno, come hanno detto anche loro durante l'evento. Non è questo il momento di parlare del Mac Pro.
Il più economico dell'ultimo Mac Pro è un prodotto con pochissima espandibilità, è un prodotto compatto, ma che offre ottime performance. Qui le differenze comunque iniziano a farsi veramente importanti perché quello del 2013, oltre ad avere problemi di areazione come è ben noto, era un prodotto che comunque, basandosi sempre sulle architetture del momento di Intel e di AMD, non è che potesse brillare in termini di performance. Già ai tempi Nvidia faceva nettamente la differenza.
Qui abbiamo un nuovo Mac Studio che, per quanto riprenda quella soluzione quindi di computer staccato dal monitor, per fortuna aggiungo io, è un prodotto che può partire da una base di M1 Max, che è un chip che abbiamo già visto essere molto molto performante, sia sul fronte del processore che sul fronte della scheda grafica, senza contare tutto il discorso di neural engine, di memoria unificata e di SSD, comunque tutti integrati, come sappiamo, nel sistema una chip.
Sono una critica, anche perché è l'unica che riesco a fare in questo momento al Mac Studio, quando lo proverò magari ne usciranno delle altre, ma spero di no, onestamente.
E la mia critica è sull'aspetto di questo prodotto, perché sì, è vero, abbiamo sempre detto che Apple ha curato troppo l'aspetto e meno la funzionalità, qui hanno fatto il contrario, però si è persa qualcosa per strada, ok, che non c'è il Jonathan Hive, ma forse si poteva fare qualcosa di più che prendere due Mac Mini e fonderli insieme.
L'estetico del prodotto, un minimo in più di cura, cercare qualcosa di leggermente più originale, secondo me, sarebbe stato sicuramente auspicabile.
Io onestamente lo vedo un po' bruttino, anche nelle immagini prodotto che ha diffuso Apple, nei video di annuncio, vederlo di fianco al nuovo display, lo so, mi sembra sgraziato, sembra questo cubotto gonfiato agli steroidi, piccolino per carità per quel che è, ma comunque non è né slanciato né particolarmente accattivato.
Insomma, è veramente così anonimo, almeno questa è la mia personale impressione. Sono sicuro che dal vivo le qualità costruttive giocheranno un ruolo importante per rivalutare quello che è poi nell'insieme il design del prodotto, però, ecco, non lo so, dopo aver visto computer come il G4 Cube, come il Mac Pro del 2013, che continuo a trovare bellissimo, personalmente, ed è quello da cui vi sto in questo momento parlando, penso che il Mac Studio sia un po' un passo indietro, comunque un sedersi, diciamo,
dal punto di vista della ricerca delle forme e andare semplicemente alla praticità. Comunque, la mia critica finisce qui, perché, ecco, finché si ottiene effettivamente un ottimo risultato in termini di efficienza, allora abbasso le mani e dico, va benissimo così.
E' un ruoto che speriamo possa essere colmato in futuro, ma va detto che questo Mac Studio parte dall'M1 Max, cioè quello che finora era l'apice di Apple Silicon. Quindi è comunque una soluzione che in termini proprio economici, in realtà, non sembra assolutamente sconveniente, visti i risultati di questo M1 Max, soprattutto. Anche perché finora l'abbiamo visto in un portatile e sappiamo che, certamente, qui la reazione gli consentirà di andare ad esprimersi ancora meglio.
Ok, forse chiedere troppo, eh, d'accordo, lo capisco. Però negli iMac ci sono sempre stati. Nel Mac Mini il prezzo è un fattore determinante. Qui siamo su una soglia abbastanza elevata. Forse si poteva prevedere una soluzione del genere, anche perché sono usciti i nuovi in due colorazioni, grigio chiaro e sopra nero, ma hanno dei prezzi comunque importanti. Come sempre succede con Apple, la Magic Keyboard con Touch ID e tastierino numerico, 205 euro.
La Magic Trackpad, 155 euro. E anche il Magic Mouse si difende con i suoi 109 euro. Quindi sono sicuramente dei prodotti molto molto costosi. Ora, in realtà, dal mio personale punto di vista, non li avrei comunque usati, per cui averli, se fosse significato un aumento considerevole del prezzo, per me non sarebbe stato positivo. Ma capisco che molte persone possano rimanere un po' deluse da questo punto di vista.
Abbiamo quattro Thunderbolt 4, abbiamo la 10 gigabit Ethernet, due USB-A, che comunque fanno sempre comodo, e abbiamo ovviamente anche l'uscita audio ad alta impedenza. Ma sul fronte, devo dire, qui Apple mi ha stupito, perché non solo ha messo due USB-C, che sono tali nella versione M1 Max, ma diventano Thunderbolt 4 anche loro, nella versione con M1 Ultra, e ora ci arriviamo, ma soprattutto ha messo anche un lettore DSD davanti. Grandissima Apple.
Per professionisti che, bene o male, se lavorano nel mondo Apple, sono legati più o meno alla creatività, il lettore DSD davanti è una roba proprio elementare, per quanto sia utile, per cui grazie a Apple, finalmente, di aver capito che non ci piace fare la ginnastica a mettere l'SD sul retro.
Ma parliamo subito dell'M1 Ultra, visto che l'ho nominato, ed è la soluzione superiore rispetto all'M1 Max. In realtà, io avevo utilizzato e consigliato tra le varie opzioni proprio questo nome in passato, poi è andato perso, perché
la maggior parte parlava di M1 Max Duo, e mi sono un po' allineato, anche per semplificare, diciamo, la comprensione dei miei video e dei miei testi. In realtà, poi, sono la stessa cosa, perché l'M1 Ultra è costituito da due M1 Max, perché, come vi ho detto più volte, si era già visto che su quello c'era un lato con un DAI di interconnessione aperto, che è stato sfruttato, in questo caso, per creare un nuovo chiplet, questo grande SOC, che in sostanza, alla fine, non funziona come era
il vecchio concetto dei multiprocessori su una piastra madre, con i socket separati, ma funziona proprio con la creazione di un elemento unico più grande. Ed avendo due M1 Max, si vanno sostanzialmente a raddoppiare tutte quelle che sono le sue caratteristiche, quindi si passa a 20 core per il processore, a 64 core per la scheda grafica, considerate però che ci sono anche le versioni che hanno qualcosa in meno, come è successo anche per le precedenti edizioni di M1, quindi abbiamo
le versioni che sono 24 core per la scheda grafica e 48 invece per l'M1 Ultra, però, a parte queste varianti, diciamo, che sono leggermente inferiori, diciamo che il chip completo è un raddoppio di M1 Max. Ora, le prestazioni magari non raddoppieranno in maniera secca con M1 Ultra, perché ovviamente la temperatura sarà da verificare, qui abbiamo comunque un sistema di areazione abbastanza curato, ma se sarà, credo, sufficiente, anzi, ampio per M1 Max, dobbiamo vedere invece come
andrà a sopperire alle necessità di m1 ultra che insomma saranno sicuramente abbastanza impegnative
da quel punto di vista e l'm1 ultra ovviamente costa caro perché se è vero come è vero che tutto
quello che c'è di costoso di importante nel mac studio con m1 max e proprio nell'm1 max averne
qui una versione raddoppiata porta praticamente a raddoppiare il prezzo in buona sostanza quindi
fatti un po i giusti conti e le dovute eccezioni perché nella versione base per esempio dell'm1
ultra abbiamo anche un raddoppio dell'ssd e oltre a un raddoppio anche della memoria unificata che
parte da 64 gigabyte e può arrivare a 128 comunque abbiamo un prezzo di 4649 euro insomma quindi
sicuramente non bruscolini è giustificato non è giustificato lo vedremo dagli esiti delle prove
ma certamente bisogna essere proprio nel target che è ben inquadrato che sfrutterà effettivamente
queste potenzialità per poter giustificarne anche la spesa perché tutto sommato sappiamo bene che
se andassimo a guardare altrove non avremo sicuramente la stessa efficienza in termini di
consumi energetici ma le prestazioni simili o pressoché simili si possono ottenere no anche
apple stessa ci ha dimostrato che qui abbiamo un vantaggio rispetto ad esempio ad un'unione tra un
9 12.900 k e una nvidia rtx 3090 ma ovviamente se poi fai un computer con quelle due e ci metti
anche 64 gigabyte di ram un ssd è un bel case eccetera non arrivi a fare un computer economico
ma probabilmente neanche a 4.650 euro quindi c'è comunque un minimo di disparità che secondo me
viene mantenuta perché questa è una architettura che porta degli ulteriori vantaggi in alcuni ambiti
specifici ad esempio per chi lavora come sapete nel campo del video quindi c'è sicuramente da
approfondire ma bisogna anche capire che non si tratta di un prezzo che cade così fuori dal nulla
insomma no basti vedere che alcune prove hanno verificato come anche solo la componente cpu
dell'm1 ultra arriva nei benchmark sintetici ad equiparare un md3 dripper 3.990 x che d'accordo
è ancora zen 2 se non erro come architettura ma è ancora il top di gamma in quella fascia workstation
dove a 64 core più bande per la memoria ma sono meno di quelle del dell'm1 ultra e però quello
costa da solo 3.500 dollari quindi ci sono delle cose che sono molto più efficaci e che sono molto
ci sono comunque delle differenze che non semplicemente rendono ormai facile effettuare
un confronto 1 a 1 con il mondo pc ma ben venga perché effettivamente dobbiamo ormai pensare al
mondo apple da quando c'è apple silicon come una vera alternativa insomma questo mac studio al netto
di un design che onestamente non mi emoziona è esattamente quello che avrei voluto da apple in
questo evento e che onestamente non avrei neanche potuto sperare perché rispetto a ciò che si diceva
rispetto a ciò che apple ha fatto negli ultimi anni era più lecito immaginarsi l'arrivo dell'ennesimo
lingua dell'ennesimo iMac da 27 pollici in realtà quello non solo non è arrivato ma è stato anche
eliminato dalla vendita quindi quello ovviamente con intel il vecchio quello da 24 pollici nuovo
con apple silicon rimane per cui apple oggi ci dice che come all in one abbiamo una versione
consumer da 24 pollici appunto che va benissimo per un utilizzo generico ma se sei magari un
utente che comunque hai bisogno di maggiori performance ti propone una soluzione con una
suddivisione dell'unità centrale rispetto al monitor e a me questa cosa è piaciuta sempre moltissimo
sapete che una delle critiche che ho fatto tante volte agli iMac soprattutto dalle versioni 5k è
che alla fine il loro monitor rimane molto valido nel corso degli anni ma chi ha per esempio un iMac
del 2015 per dire oggi si trova con un computer che facilmente non sarà molto al passo con i tempi in
stazioni e lo schermo non può essere utilizzato altrimenti quindi un investimento che rimane un
po monco non si può sfruttare a dovere sicuramente è meglio poter gestire le due cose in modo separato
avere il proprio schermo volendo oppure acquistare uno di quelli che apple ha appena annunciato ovvero
lo studio display che alla fine è lo stesso monitor dell'iMac 5k purtroppo è rimasto 27 pollici è
aumentato un po come luminosità di picco si parla di 600 nit invece che 500 ma le caratteristiche dal
fisico del pannello dovrebbero essere sostanzialmente invariate quello che apple ha fatto è stato
svecchiare un po il design ha mantenuto un po di cornici e io ne sono grato perché come sapete ho
sempre lottato contro i monitor che non hanno cornicio comunque ne hanno veramente troppa poca
ma d'altro canto è un display che migliora nella fornitura multimediale chiamiamola così perché
all'interno c'è una nuova webcam quella da 12 megapixel con il supporto anche di center stage ci sono dei
nuovi altoparlanti con un array di anche tre microfoni per registrare meglio l'audio quindi
molto curato sul fronte multimediale e ha anche la possibilità grazie all'apple a13 di abbinarsi e far
funzionare tutte queste cose praticamente su qualsiasi mac dotato di una semplice thunderbolt
3 quindi non è necessario avere un computer proprio all'ultimo grido per sfruttare tutte
queste caratteristiche purtroppo non hanno forse fatto un passetto in più perché con questo a13
mi si era aspettato non solo l'arrivo di un mirroring airplay perlomeno non direi che
con l'installazione di app perché sarebbe diventato un prodotto forse difficile da gestire diciamo
nell'attuale line up ma rimane la soluzione più semplice e migliore se vogliamo per completare
una postazione desktop partendo da un mac studio così come anche un mac mini un macbook air un
macbook pro eccetera quindi tutti questi modelli che adesso avranno la possibilità di usufruire
di un monitor apple in prezzo decisamente più vantaggioso rispetto a quello del pro display
xdr però parte da sonori 1799 euro quindi non poco e tra l'altro anche avere il sostegno con
la possibilità di regolare l'altezza lo fa lievitare a 2259 euro senza considerare che c'è
l'opzione nano texture quindi quella che rende il vetro opaco che ha un ulteriore costo aggiuntivo
quindi una serie di upgrade che possono portare questo prodotto a costare circa 2500 euro insomma
per cui parliamo di cifre davvero importanti la metà insomma del minimo minimo minimo che si può
avere con il pro display xdr senza nessuna opzione senza neanche la base ma sempre cifre importanti
però la versione base quindi quella con il vetro standard con i suoi 1799 euro è comunque in un
range di prezzo e soprattutto propone una serie di caratteristiche che non sono facili da trovare
altrove quindi diciamo il pallino di completare come dicevo prima un mac con questo prodotto
questo display sarà anche giustificato se vogliamo perché è un investimento sicuramente importante ma
questo sì si può chiamare investimento perché io vi sto parlando adesso da un led cinema display che
ho da 12 anni perché ho potuto cambiare svariati computer e continuare ad utilizzarlo è un prodotto
che a dispetto dell'imec mantiene il suo valore più nel tempo ed è un prodotto che essendo slegato
diciamo dall'acquisto del computer uno può avere sulla scrivania nel corso degli anni quando farà
c'è l'upgrade del proprio computer quindi non lo voglio giustificare ribadisco secondo me un prezzo
elevato per questo prodotto sarebbe stato più corretto a quanto immagino io vederlo posizionato
un po sotto i 1500 euro quindi non dico che doveva costare 500 euro però c'è 300 euro di troppo
diciamo nella configurazione che comunque pesano soprattutto se vuoi acquistare per esempio in
aggiunta anche il sostegno molto utile per quanto mi riguarda per regolare l'altezza ma sappiamo che
si può fare anche in un'altra forma quindi non è un problema che si può fare anche in un'altra
forma e diversamente nella recensione dell'imec da 24 pollici vi ho fatto vedere che io ho utilizzato
un libro per incrementare un po l'altezza e portarla alla posizione giusta per me insomma
quindi personalmente vedo un vantaggio nell'avere questi elementi separati ma è anche vero che al
totale insomma alla fine oggi si spende di più rispetto all'imec 27 pollici base ma ricordate
che quello oltre ad essere infinitamente meno performante rispetto all'm1 max aveva anche 8
gigabyte di memoria di base aveva anche il fusion drive di base che come ben sapete per me è un uno
di quei prodotti che cerco da anni di sconsigliare a tutti per una serie di innumerevoli ragioni che
sono oggettive e tecniche quindi il confronto con l'imec uscito di gamma non lo capisco tanto e non
lo giustifico ma invece comprendo il fatto che attualmente ci sia proprio un vuoto nell'offerta
apple un vuoto proprio non soltanto di fascia di prezzo ma anche proprio con
concettuale di prestazioni diciamo perché a livello desktop abbiamo imac 24 e mac mini con
m1 e poi si salta direttamente sul carrozzone del mac studio con l'm1 max quindi a parte tutti i
ragionamenti teorici che uno può fare non c'è un desktop con l'm1 pro quindi questo mi sembra palese
e in tal senso credo che sia logico che apple vada a correggere se così vogliamo dire o comunque
completare la gamma con l'm1 pro come lo farà bella cosa più logica a questo punto sarebbe in
particolare essere molto più utile se vogliamo ad un largo pubblico per cui questa soluzione potrebbe
essere la più probabile secondo me per quanto riguarda l'impacto sull'impacto sull'impacto sull'impacto
secondo me quindi più che un ritorno dell'imac da 27 pollici immagino magari un mac mini
relativamente a breve spero con l'm1 pro ma questo non significa che non arriverà mai un
imac più grande un imac da 27 da 30 pollici un imac pro quello che sarà così come non è certo
che arrivi questo mac mini con m1 pro magari apple ha già in programma di uscire dopo l'estate con
l'm2 e allora faranno direttamente il mac mini con m2 reputandolo capace ipotizzo
di colmare il gap rispetto all'm1 pro anche se non credo onestamente che si possa arrivare a
proprio a quel livello però ecco c'è comunque una situazione molto molto fluida dove le previsioni
cascano come pere veramente in pochi minuti vediamo anche quelle dei soliti noti che stanno
andando spesso a sbagliare quelli che sono gli anticipi rispetto agli eventi apple per cui di
certo non sarò io a dirvi cosa farà domani apple con assoluta certezza però una cosa ce l'hanno
detta loro nel momento in cui abbiamo avuto un'esperienza di un'epoca in cui abbiamo avuto
nell'evento ed è che deve ancora arrivare il mac pro quindi se qualcuno potesse avere il dubbio che
il mac studio vada effettivamente a sostituirlo non è così apple ci dice di aspettare perché se ne
parlerà in un altro momento e il nuovo mac pro è qualcosa che sicuramente dopo aver visto questo
mac studio stuzzicano un poco perché se qui sono arrivati con l'm1 ultra questo livello di prestazioni
cosa diavolo si inventeranno per il mac pro la cosa più logica anzi la cosa più semplice sarebbe
immaginare un'ulteriore modularità dell'm1 max quindi passare da 2 a 4 ma qui c'è un aspetto
secondo me curioso da sottolineare ovvero che l'm1 max ha solo un lato aperto per un dai di
interconnessione quindi non si può effettivamente accopiarne 4 con la stessa soluzione utilizzata
nell'm1 ultra al limite bisognerebbe creare un bridge in cui far confluire più connessioni diciamo
di un numero superiore di m1 max ipotizziamo appunto 4 e questo è tecnicamente possibile secondo me
forse porterebbe a un leggero aumento della latenza quindi le prestazioni potrebbero non essere
esattamente moltiplicabili ma di base è sicuramente un'eventualità a meno che apple non faccia un chip
completamente nuovo per il mac pro e questo è anche possibile perché in effetti pro significa almeno
lo stato attuale soprattutto avendo già un mac studio così performante modularità se perdi quella
perdi il significato a mio avviso solo che modularità con i sistema una chip proprio sono il contrario
non è che puoi smontarlo con le tue manine belle e cambiarci la ram e le ssd e via discorrendo e se
queste sono esterne di base perdi il concetto fondamentale del sistema una chip quindi o si
riesce a espanderlo ad esploderlo diciamo in modo tale da avere sicuramente anche qui dei cali
potenziali di prestazioni su semplicemente anche per una questione di distanze degli elementi
oppure non lo so si crea un sistema per cambiare il sistema una chip quindi magari si mette su
un pezzo di scheda logica che si può sostituire come si faceva nei vecchi mac pro come nel mio
esempio del 2010 che ha la parte inferiore che contiene la scheda logica con la memoria e il
processore che si può cambiare si può sostituire con una che per esempio ha due processori quindi
due socket e due cpu installate quindi potrebbe essere questa un'eventualità così come potrebbe
essere la modularità risicata e limitata soltanto a delle non so memorie aggiuntive memorie intendo
attenzione così come potrebbe apple trovare anche la soluzione per staccare la gpu quindi creare delle
proprie schede grafiche non so fino a che punto perché si perderebbe la potenzialità il vantaggio
della memoria unificata ma è sicuramente una possibilità da tenere sul piatto quindi tante
eventualità per il futuro ma già nel presente questo mac studio insieme al nuovo studio display
formano veramente una copiata davvero interessantissima per gli utenti apple a me dispiace
che non ci sia nel nuovo display una tecnologia in particolare che non sia una tecnologia che
è in particolare cioè l'hdr perché il mini led mi interessa ma non è fondamentale promotion mi
interessa ma non è fondamentale l'hdr invece mi sarebbe stato utile perché associato ad un
macbook pro per esempio da 14 pollici hai uno schermo interno che lo ha lo schermo esterno no
e quindi se vuoi gestire uno flusso di produzione di contenuti hdr non puoi farlo con questo monitor
esterno e quindi dovresti approdare sul pro display xdr ma sapete bene che si tratta veramente di un
uno scalino molto importante in termini di costi bene con questo direi che è tutto grazie per
aver ascoltato questa puntata del saggio podcast vi ricordo che se vi va a lasciare una recensione su
l'applicazione apple podcast è molto utile per mantenere un po il podcast vivo e arzillo anche
nelle classifiche mi raccomando oltre alle stelline aggiungete due parole così magari vi posso
ringraziare nella prossima puntata e nel frattempo mi trovate su saggiamente.com sul mio canale youtube
e ovviamente sul canale telegram delle saggioni podcast.
offerte tech seguitelo alla prossima ciao