SaggioPodcast #24 - SaggeFotoDomande

benvenuti a tutti i nostri ascoltatori siamo qui con alessandro di noia ciao alessandro ciao per

la puntata numero 24 del saggio podcast e dal nostro ospite avrete sicuramente capito che si

tratta di fotografia una puntata un po diversa dal solito non vi annoieremo con l'elenco di tutte le

novità hardware presentate in questo periodo ma ci concentreremo invece sulle domande dei

nostri utenti avevamo anticipato sia sui vari canali sociali ma anche nella precedente puntata

di inviarci qualche curiosità qualche domanda sui nostri canali ed effetti qualcosa è arrivato e

oggi concentriamo un pochino tutte queste domande per

dare delle risposte il più esaurienti possibili in effetti avevamo già iniziato nella precedente

puntata però eravamo un po a fine diciamo della dell'episodio e quindi abbiamo deciso di spostare

tutto il blocco delle domande dedicandogli una puntata intera e sì perché non ci piace

chiacchierare a noi no e in effetti no in effetti no e alla prima la prima domanda a cui avevamo

già dato in realtà una mezza risposta o meglio una risposta lampo secca era quella di stefano 90

stefano ci chiede dei consigli su come archiviare ed organizzare migliaia di scatti con il proprio

mac quindi a prescindere comunque dal fatto che sia mac o pc perché sapete che alessandro è

dall'altra sponda un pochino così intenti per l'altra sponda windows esatto esatto sì sì quella

sponda lì sì e quindi ci chiedeva delle soluzioni utili allo scopo sia dal punto di vista software

che dal punto di vista proprio organizzativo la risposta secca

che avevamo dato a noi era lightroom una sola parola veramente più secca di così era impossibile

e in effetti alessandro ci ha intrattenuto in diverse puntate parlandoci delle capacità di

lightroom proprio di gestire grandi cataloghi fotografici con alcuni trucchetti che se volete

potete riprendere andando a riascoltare le vecchie puntate fotografiche e quindi quella risposta di

per sé racchiudeva comunque una serie di concetti già approfonditi però ad ogni modo alessandro ha

alessandro ci ci dirà qualcosa in più su come archiviare numerosi scatti più che altro su come

tenerli organizzati io direi alessandro che la prima cosa da tenere organizzato il cervello che

ne pensi sì bisogna essere bisogna avere un metodo ecco avere il metodo è una chiave per poter gestire

poi migliaia di scatti perché quando parliamo di migliaia di scatti io intendo decine centinaia

anche a volte di migliaia di scatti una mole così grande di migliaia di scatti è una cosa che è

ovviamente una cosa che ti fa riuscire a raggiungere moltissime informazioni senza un metodo di

archiviazione rischia di diventare un problema ci sono limiti dovuti alla numerosità di file presenti

in una cartella limiti dovuti alla ricercabilità di questi file perché quando nei due tre foto è

facile andare a pescare quelli che ti servono quando ne hai due trecento è ancora abbastanza

facile quando ne hai centinaia di migliaia da ripescare le foto del compleanno di tuo figlio di

usato diventa un po' complicato metodo corretto potrebbe diventare un problema metodo corretto

non esiste poi in realtà nel senso che non esiste uno solo e ne esistono diversi a seconda degli

scopi che ti prefiggi se il tuo scopo è quello di ricercare poi le tue foto in ordine temporale

avrai bisogno di un metodo che si poggia sull'organizzazione temporale degli scatti

se viceversa invece vuoi organizzarli per contenuti dovrai trovare un modo per

taggare queste fotografie con delle keyword con delle etichette che ti permettano poi di

andare a ricercare secondo quello che è il metodo di archiviazione che ti sei dato

ma Alessandro se ti posso passare una palla diciamo in questo caso per andare poi a darci

delle risposte più concrete no io penso che in effetti la cosa più comoda sia proprio in

relazione a quello che hai appena detto di sfruttare intanto l'archiviazione del computer

quindi con le tue foto e poi in effetti la cosa più comoda sia proprio in relazione a

classiche cartelle per fare la cosa che riescono a fare meglio cioè quella di trovare un'unica

organizzazione che potrebbe essere quella temporale quella sicura cioè tu hai fatto

magari determinati scatti in quella data perché se tu provi a fare magari un'organizzazione con

dei concetti relativi a quello che hai catturato nelle tue fotografie ovviamente ti perdi perché

una fotografia può contenere un paesaggio e una persona non sai dove mettere impazzisci

dietro queste cose assolutamente l'archiviazione di base la fai con i file

è l'archiviazione diciamo più estesa per la ricerca poi come dicevi tu nell'esempio di una

fotografia in particolare la puoi fare con i tag con le applicazioni e quindi qua i due concetti

su cui tu devi approfondire esattamente proprio qua che entra in gioco Lightroom perché sui file

come dicevi giustamente tu li organizzi in un certo modo in realtà poi te ne puoi anche abbastanza

dimenticare usando Lightroom di come organizzate i file utilizzi poi un altro metodo di archiviazione all'interno di Lightroom

o meglio ne utilizzi più l'uno nel senso facciamo un esempio molto pratico molto semplice iniziamo dal

file che hai appena catturato ce l'hai sull' sd o compat flash della tua fotocamera ok

complichiamo anche un po la cosa che non sei uscito una sola giornata a fare foto ma sei

tornato dalle vacanze di una settimana in tour guidato che ne so di un paese straniero che ti

succede ti ritrovi ad avere diverse date di scatto quindi hai scattato per sette giorni quindi hai

avrai sette sette giorni di scatti differenti avrai posti differenti avrai soggetti differenti avrei

fatto foto alla tua famiglia tua fidanzata ai tuoi amici avrei fatto magari paesaggi foto di

reportage quindi hai tanti chiavi di lettura la prima cosa da fare secondo me è quella di mettere

questi file sul tuo computer organizzati in un modo molto semplice quindi organizzati per data

se non sbaglio anche tu fai così sì sì assolutamente io ormai ho scovato questo metodo anni fa e

non lo abbandono più ogni cosa con una data messo anno trattino mese trattino giorno lo standard mi

sembra sia uno standard iso questo perché in effetti ti dà la possibilità in un ordinamento

di avere le cose in ordine cronologico perché l'anno mese il giorno sono proprio nella sequenza

giusta in modo tale da farti avere la cosa più recente più avanti perché se cominci a mettere la

data italiana i giorni vanno prima degli anni quindi tutti prima tutti i primi del mese poi

giorni del mese ma di anni differenti di mesi differenti quindi sarebbe un casino invece

ordinandoli giustamente come hai detto tu hai questa comodità che automaticamente vengono

organizzati con un ordine cronologico ordinati con un ordine cronologico quindi prima di cosa

è sicuramente quella di mettere su disco suddivisi in questa maniera poi ci sono tutte le varie

sfumature per cui puoi creare una cartella con una cartella per anno all'interno una

cartella per ogni mese all'interno ancora una cartella per ogni giorno e tu puoi fare

tutte le sfumature intermedie lì sta diciamo a sensibilità del fotografo scegliere quale è il

metodo più comodo anche in base alla frequenza con cui scatta la quantità di scatti che produce

e via dicendo mi sembra che tu preferisci questo metodo dove ero dalle cartelle innestate

sì io scattando spesso e parecchio organizzo tutto quanto la cartella minima e annullità

minima e diciamo la cartella giornaliera che è contenuta a sua volta all'interno di una

cartella suddivisa per mese che è suddivisa a sua volta in una cartella suddivisa per

anni quindi ti faccio una domanda ma tu nella cartella ultima diciamo quella che tu utilizzi

per giorno e quella che per me perché io invece utilizzo un solo albero diciamo quindi con anno

trattino mese trattino giorno e poi metto una descrizione tu lo fai anche c'è la descrizione

la metti o metti solo il giorno personalmente non una volta lo facevo sinceramente poi mi

sono stufato di farlo perché con lightroom non diventa comodo però ho fatto una cosa

differente mi sono creato delle collection e qua entra in gioco lightroom mentre come

abbiamo visto su disco hai un'organizzazione che è fissa una volta che hai spostato i file

messi i file dentro le cartelle mettersi a duplicare i file per organizzarli in un altro

modo non è assolutamente una cosa furba da fare sinceramente mentre invece su lightroom

hai la possibilità di creare delle cartelle virtuali che si chiamano collection o raccolte

in italiano all'interno delle quali puoi mettere un tot di fotografie la cosa buona è che non viene

creata da nessuna parte una copia di queste fotografie ma viene scritto nei metadati della

dello scatto quindi delle informazioni a corredo dello scatto viene scritto che quello scatto

particolare sta dentro una determinata collection quindi questo vuol dire che lo stesso scatto si

può mettere in diverse collection prodotto in soldoni pratici o molto diretto cosa succede

che la foto delle tue vacanze che hai dove hai scattato un bellissimo paesaggio

dove magari hai inserito la tua fidanzata per abbellire lo scatto la puoi mettere in 3 collection

differenti la collection vacanze la collection paesaggi la collection fidanzata per esempio stessa

cosa si può fare per esempio con le tag con le keyword all'interno di lightroom hai la possibilità

di taggare descrivere il contenuto della foto con queste parole chiave in modo da poter poi ricevere

per parola chiave tutti gli scatti che contengono che hanno una determinata keyword quindi alessandro

la differenza tra uno è lo stato pratico tra una collection e una keywords in realtà non c'è molto

banalmente cioè ai fini della ricerca non c'è però ai fini pratici c'è perché esatto te la ritrovi

esatto le keyword le trovi all'interno dei metadati e vanno ad arricchire i dati a corredo

di lightroom in fondo nel modulo libreria nella spalla sinistra in basso trovi una serie di

cartelline tra l'altro anche queste organizzabili per una dentro l'altra con una gerarchia dove è

possibile quindi assomigliano molto alle folder alle cartelle con il vantaggio però come dicevamo

prima che non vengono duplicati gli scatti quindi non puoi creare diverse collection e mettere gli

stessi scatti lo stesso scatto in più di una collection senza avere problemi di duplicazione del file

e qual è il tuo metodo per decidere quando usare una collection e quando usare invece le keywords

allora io le collection per esempio le uso per suddividere gli eventi per esempio le vacanze

uno delle collection più semplici da intuitive sono proprio le vacanze io ho un collection set

che contiene al suo interno tutte le vacanze che ho fatto tutti i viaggi che ho fatto suddivisi con

un nome descrittivo questo nome descrittivo che tu mi chiedevi all'inizio

si battezzava anche la cartella poi con una descrizione una volta lo facevo poi sono passato

all'artigliazione tramite le raccolte e quindi battezzo la raccolta con vacanze sardegna 2013

di vacanze berlino 2012 e via dicendo quindi mi faccio una cartella per ogni evento e dentro ci

metto tutte le foto di quell'evento in particolare un altro un altro tipo di

raccolta che utilizzo è tutte le foto del microstock tutte le foto che carico su

icetalk o che caricano una volta su shutterstock sono raggruppate in una collection dove in un colpo

d'occhio unico posso andare a vedere tutto il portfoglio del che ho caricato sul microstock

una piccola parentesi in realtà queste collection che uso per il microstock sono delle smart

collection che sono una cosa che poi vedremo sicuramente in una puntata più successiva del

saggio podcast e che sfruttano proprio le keyword quindi io assegno una keyword a determinati

foto e automaticamente mi vanno a finire dentro la smart collection del portfoglio microstock di

icetalk o di shutterstock per esempio chiarissimo chiarissimo le keyword invece appunto come per

terminare la risposta alla tua domanda le keyword le utilizzo invece per descrivere un po più

minuziosamente il contenuto del dello scatto una delle keyword che uso più sovente è si chiama

edoardo ed è il nome di mio figlio ed è la keyword che assegno a tutte le foto che scatto dove c'è mio figlio

nell'inquadratura in questo modo negli anni mi è stato possibile utilizzando la data di scatto che

è uno dei dati exif e questa keyword ottenere tutte le foto che ho scattato nell'arco della

sua vita nella sua giovane vita di cinque anni di cinqueenne tutte le foto di mio figlio è una

cosa simpatica utile ovviamente gli utilizzi non sono solo personali ma sono anche professionali

una è quella che dicevamo prima delle keyword con

l'agenzia dei microstock su cui sono state pubblicate o su cui sono in vendita le mie foto

piuttosto che keyword che descrivono diciamo il contenuto stesso della foto quando scatto delle

foto per torino magari per la provincia o per la regione scrivo che sono state la foto è metto

la keyword torino per identificarla sul territorio torinese piuttosto che magari metto il nome del

committente di una determinata fotografia perché anche lì poi bisogna fare attenzione a servizio

su commissione non commissione e magari

mi torna utile sapere a distanza di anni che quelle foto erano state vendute a un cliente

quindi sono state licenziate magari in esclusiva per una persona particolare quindi quest'ultima ci

vuole tempo perché al metodo ci vuole anche tempo è un metano molto molto io l'ho trovato lavorandoci

di anno in anno ho sviluppato il mio personale metodo come dicevo all'inizio come premessa non

esiste un metodo universale che può andare bene per tutti dipende molto dalle esigenze di ognuno

dal tempo che ci si vuole dedicare dagli risultati che si vogliono ottenere un piccolo consiglio non

indulgete nell'aggiungere e c'è su un eccessivo numero di keyword perché poi le parole chiave le

keyword devono essere manutenute quindi non ha senso cominciare a taggare tutte le foto di tuo

figlio e poi un certo punto smettere poi ricominciare diventa un archivio che non ha

non ha più senso perché non è più una consistenza esatto non è consistente non è continuativo il

lavoro meglio magari avere meno keyword ma applicarle sempre a tutti gli scatti anche

lì avere un metodo un ultimo suggerimento quando state importando le foto potete già in quel momento

assegnare delle keyword ad un agli scatti se state siete andati al matrimonio di vostra

cugina le keyword saranno il luogo dove è stato fatto il matrimonio quindi non so sarà stato fatto

a torino torino matrimonio perché sono le foto di un matrimonio il nome di tua cugina esatto

oppure a keyword cugina qualcosa di questo genere e in questo modo sai già andare a reperire degli

scatti immaginati tra dieci anni vuoi andare a ripescare gli scatti del matrimonio di tua

cugina è probabile che userai le keyword matrimonio cugina il nome della cugina e

qualcosa del genere poi magari al matrimonio di tua cugina hai fatto anche un bellissimo

paesaggio perché c'era un tramonto speciale tutto va bene e quella foto magari lo puoi mettere in una

collection se l'hai fatta paesaggio oppure in un secondo momento non farsi prendere dall'ansia di

catalogare tutto perché altrimenti poi si allunga di parecchio il lavoro attaccato al computer

piuttosto che quello attaccato alla macchina fotografica che di solito è più piacevole infatti

comunque per riepilogare per i nostri utenti quindi abbiamo detto iniziamo a catalogare bene le

fotografie in cartelle perché quella è la parte diciamo fondamentale le cartelle possono avere

come diciamo struttura logica più coerente quella del periodo quindi dell'anno giorno e mese

utilizzato per scattare quelle fotografie possono essere utilizzate in diversi modi ne abbiamo

detti due o poi ognuno potrà scegliere il proprio ma noi abbiamo detto di utilizzare

magari per raccolte più contenute in termini di numeri una cartella creata con anno trattino

mese trattino giorno in modo tale che siano automaticamente ordinate in maniera giusta

nella nostro file system oppure in alternativa chi invece pensa di fare più scatti più uscite

insomma più file da gestire può pensare ad un'organizzazione ad albero dove si mette una

cartella con l'anno una cartella con il mese e poi infine una cartella con il giorno una volta

una volta archiviate le fotografie in maniera corretta in termini di periodo insomma di

scatto si passa all'archiviazione in lightroom dove abbiamo detto che si possono creare delle

collection in cui organizzare per unità logiche diciamo il contenuto fotografico e aggiungere

sia in fase di importazione poi eventualmente affinarle anche in un secondo momento le keywords

quindi se stiamo importando delle fotografie con dei contenuti coerenti possiamo applicare

delle keywords già in fase di importazione e poi qualora ci dovesse essere all'interno di questo gruppo fotografico qualche foto

che necessita di qualche keyword aggiuntiva farlo in un secondo momento insomma abbiamo

penso fornito una carrellata abbastanza esaustiva vero alessandro assolutamente sì se posso fare

ancora due piccole note posso certo allora la prima è che lightroom ovviamente funziona sia

su mac che su windows quindi anche per chi non utilizza mac avrebbe può usare tre vantaggi

nell'usare lightroom perché gira anche su windows purtroppo per linux non esiste nulla

che almeno non esiste una versione di lightroom e la seconda cosa che volevo dire è che sul mio blog

un po' di pubblicità posta vero sì certo assolutamente sì sul mio blog c'è una serie di articoli

che si chiama il mio workflow con lightroom in cui racconto abbastanza brevemente ma in maniera

abbastanza completa tutto il mio percorso di il percorso che subiscono i miei file da quando carico

i file sul computer fino a quando poi non li stampo non li archivio quindi c'è tutto da la parte di

importazione keywording creazione di cartelle e via dicendo quindi se vi interessa sul mio blog trovate

diversi articoli che parlano di questa cosa molto interessante sicuramente inseriremo l'articolo

nelle show notes di questo episodio perfetto bene allora superata la prima domanda di stefano 90

passiamo a quella di cristiano testa tra l'altro un amico che saluto che ci ha chiesto gli interesserebbe

quando è quanto è necessario profilare la stampante casalinga anche qui diamo prima una risposta secca

anzi alessandro te la faccio dare a te qual è la risposta secca a questa domanda mai mai fantastico

è detto secca è più secca di così più secca di così tre lettere pulitissima no con tutta andiamo ad

approfondire esatto cerchiamo di dare sicuramente è un la profilazione la calibrazione di una stampante

casalinga non è un'attività da poco coinvolge sicuramente la possedere gli strumenti necessari

alla profilazione che sono particolari ma forse poi nel caso di specificare bene che cosa vuol

dire profilare cosa vuol dire calibrare ma si direi di sì perché tanto spesso si utilizzano

questi termini come sinonimi ma in realtà sono due cose abbastanza diverse nella fase

di profilatura noi andiamo a diciamo correggere con una profilatura corretta

la stampante i colori diciamo così della stampante però l'operazione non finisce lì perché la

profilatura di per sé solo il primo passaggio nella calibrazione invece si va a verificare

quanto questa profilatura ha avuto efficacia e si vanno a correggere i vari dei vari diciamo

componenti cromatiche in modo tale da ottenere una corrispondenza colore tra ovviamente i vari

apparati che fanno parte della nostra diciamo del nostro percorso dei file quindi ovviamente molto

spesso il monitor è il primo insomma da andare a calibrare prima ancora della stampante e qui ecco

entra in gioco un altro concetto fondamentale calibrare una stampante se non si ha un monitor

perfettamente calibrato è assolutamente inutile perché noi calibriamo tutti i diciamo gli elementi

che fanno parte sia di input che di output del nostro percorso del file perché altrimenti in

qualsiasi basta che uno di questi sia leggermente starato e ovviamente cade totalmente il senso

della calibrazione quindi il primo passaggio innanzitutto da tenere presente alessandro e

la calibrazione del monitor hai detto sante parole sante sante parole infatti si parla

di workflow color managed quindi completamente con una gestione colore completa dalla visione

monitor fino alla stampa ovviamente come hai detto tu saltando un passaggio blocchi tutto

cioè non ha più senso a tutto quello che è a valle di quel passaggio blu che non è stato fatto non

avrebbe più senso di esistere perché stai guardando una cosa che è arbitraria è il device che tra

dimostra che te la mostra in come fa comodo a lui quindi tornando alla domanda sprofilare

una stampante casalinga prima di tutto per profilarla occorre avere un monitor calibrato

quindi avere un calibratore per il monitor i calibratori per monitor sono differenti da quelli

che si usano per la stampante quindi bisogna avere anche un calibratore per la stampante in seconda

battuta bisogna la calibrazione cambia la profilatura scusate cambia in base al tipo

di inchiostro stampante e carta che viene utilizzato quindi tutte le volte che cambi

carta devi riprofilare tutto quanto cominci a immaginare il lavoro che c'è dietro che non

fatti non vorrei neanche tanto è vero che quando si stampa da service di stampa professionali che

forniscono i profili colore il profilo colore viene dato in funzione della carta e della macchina perché

la macchina influisce sulla sulla gestione del colore in più viene questa operazione viene fatta

nel tempo più e più volte per quale ragione perché colori della macchina nel tempo con la sua usura

con il passare del tempo si assetta si modifica un po il suo profilo colore quindi va profilato

continuamente a casa se non stampi spesso tutte le volte che dovrebbe che se non so stampi una volta a

settimana versi calibrare profilare calibrare la stampante tutte le settimane secondo me è un

lavoro che non ha non ha molto senso da fare a casa proprio anche perché trovi assolutamente d'accordo

alessandro perché diciamo che è un tipo di lavoro che eccede se vogliamo in termini di di tutto sia

di costi che di costi anche di tempi persi esatto eccede rispetto a quello che poi il risultato che

ti può dare una stampa casalinga insomma se tu già se consideri oltre a diciamo alla calibrazione

proprio della stampante se consideri tutto quello che richiede ovviamente la calibrazione di tutto

il resto della filiera e quindi si parte ovviamente dal monitor ti rendi conto che si tratta comunque

di una di una spesa ti ripeto sia in termini economici ma in termini anche di tempo abbastanza

importante che potrebbe non essere giustificata poi da una semplice stampa casalinga insomma non

solo ma c'è anche da aggiungere un piccolo dettaglio che non è che dopo che hai fatto tutte queste

calibrazioni tutte queste profilazioni ti ritrovi con quello che vedi a monitor è la stessa cosa che

vedi sulla carta stampata purtroppo non sarà mai così per una semplice ragione a monitor tu vai in

un'immagine che è a retroilluminata quindi la luce la sorgente luminosa sta dietro alla fotografia

dietro i colori per intenderci mentre invece quando guardi una stampa tu stai guardando un supporto che

funziona per luce incidente quindi la luce rimbalza sulla sulla carta stampata sul foglio che ti arriva

sulla retina quindi sono due tipi di divisione completamente diverse per cui non avrei mai una

corrispondenza totale in definitiva diamo qualche altro dettaglio alessandro stavi dicendo in

definitiva ha poco senso infatti sono completamente d'accordo però diamo qualche altro dettaglio allora

come dicevi tu giustamente cambia proprio il metodo che viene utilizzato per la creazione del colore

sul computer noi abbiamo una sintesi che si chiama additiva perché noi aggiungiamo componenti

cromatiche diciamo così per arrivare al bianco con la luce mentre invece su carta abbiamo la sintesi

sottrattiva dove il bianco è la partenza e poi noi sommiamo i vari colori fino ad arrivare al colore

più scuro diciamo teoricamente il nero cosa succede che sì in effetti diciamo teoricamente allora noi

abbiamo sostanzialmente la creazione di immagini al computer che lavora tramite il metodo di

colore conosciuto come rgb quindi tre componenti cromatiche che si sommano a livello di luce e

vanno ad ottenere il bianco le vostre stampanti casalinghe nella maggior parte dei casi lavoreranno

col cm yk quindi con il ciano magenta giallo è il k che una diciamo qualcosa che potremmo

assimilare al nero questi quattro colori ovviamente sono diversi da quelli che vi ho appena detto per

la creazione dell'immagine al computer e quindi questo fa sì che sia necessaria una comprensione

allora io vorrei finire questo discorso che abbiamo fatto con un consiglio cioè cosa conviene fare in

definitiva visto che vi stiamo dicendo che non vale la pena non sta a prendersi la briga ecco

non esageriamo non stampare mi sembra un po eccessiva però cosa conviene porti dietro un

ipad ormai che sia posto e se anche questo è vero però il concetto della stampa casalinga è sempre

affascinante il poter vedere poi su carta quello che si è realizzato e farlo anche se per questo

sull'alluminio quindi dicevo cosa conviene fare qual è il nostro consiglio allora la prima cosa

è in assoluto la calibrazione del monitor perché prima di tutto è importante quello che noi vediamo

sul monitor perché nel momento in cui decidiamo poi di stampare o a casa o presso degli stampatori

insomma esterni comunque la cosa più importante innanzitutto è quello che noi vediamo sul monitor

quello che noi correggiamo come colori sul monitor e deve essere corretto calibrazione

del monitor che ovviamente come diceva alessandro richiede degli strumenti specifici ad esempio

utilizzo lo spider 4 ma ce ne sono di diversi tipi è una volta che si profila e si calibra il monitor

si può pensare di andare a ampliare la propria filiera del colore andando ad aggiungere anche

la calibrazione ad esempio di una scanner di uno scanner di una stampante e via dicendo allora se

si calibra il monitor è facile che i monitor di 3 400 o di 400 punti di colori possano essere calibrati

per esempio in questo caso qui abbiamo il monitor di 3 400 euro già insomma prezzi abbastanza

di mercato insomma mainstream senza andare a ricercare dei prodotti di altissimo profilo

consentano di ottenere una discreta calibrazione della gamma colore srgb quindi dello spazio colore

che abbiamo prima definito come rgb a questo punto se noi lavoriamo in rgb la cosa comoda

è mandare direttamente il file in stampa nella nostra stampante parlo in rgb e poi lo scriviamo

direttamente in rgb e poi lo scriviamo direttamente in rgb e poi lo scriviamo direttamente in rgb e poi lo scriviamo

direttamente in rgb perché perché sarà la stampante a creare una conversione del colore

così come è stata creata di fabbrica da rgb a cmk la stampante conosce grosso modo il suo limite di

stampa cioè quello che lei riesce a fare nello spazio colore cmk e ovviamente effettuerà una

conversione il più possibile valida quindi il nostro consiglio è se dovete stampare a casa

innanzitutto di stampare in rgb avere calibrato il monitor in modo tale da sapere cosa si sta

vedendo e inviare il file rgb alla stampante che si preoccuperà di convertirlo in cmk nel

modo migliore possibile nel invece caso estremo in cui si ha un monitor parliamo di cifre 2000

3000 euro insomma monitor professionali calibrati per coprire in maniera abbastanza ampia anche lo

spazio colore cmk e visti in una stanza illuminata in maniera corretta con il monitor con la giusta

illuminazione insomma per simulare il più possibile l'effetto del colore sulla carta

con gli ovvi limiti che vi ha citato alessandro inizialmente perché è proprio diversa la sorgente

luminosa comunque se avete un monitor di questo tipo super calibrato eccetera eccetera è una

stampante a suo modo super calibrata potete pensare di fare una stampa direttamente in cmk

saltare la conversione della stampante in questo caso in una filiera teoricamente senza errori senza

dispositivi non tarati è possibile ottenere una stampa casalinga direttamente in cmk e direttamente

con i colori corretti domani è una condizione così complessa che in casa di solito non è il

caso di andare proprio infatti mi sto chiedendo ma chi ha tutta questa attrezzatura tendenzialmente è

un professionista un amante della perfezione diciamo perché stampi in caso ci sono fantastici

servizi di stampa che ti forniscono profili colori che fanno le calibratura e prevenzione

di stampare la tua foto che alle quali puoi addirittura assistere durante la stampa per

cui interagire con l'esperto del colore a questo punto forse non conviene andare a stampare da un

service professionale punto di domanda in effetti sì però magari se si è speso un po per acquistare

una buona stampante allora si può pensare di ricercare insomma il meglio di sfruttare al

meglio magari per stampare saltuari anche perché il costo di una stampa casalinga con le stampanti

aggetto d'inchiostro è assolutamente ovviamente sconsigliabile perché ti porta ad avere un esborso

economico incredibile a fronte di una stampa che potresti avere a livello chimico insomma una stampa

esterna su service esterni quindi io è comunque un caso saltuario io immagino io ho eliminato la

stampante la bubblejet l'ho eliminata non la voglio più avere perché tutte le volte che andavo a stampare avevo

le cartucce secche quindi mi costava tra l'altro costavano di più le cartucce che la stampante

questo è ormai è una cosa tipica della stampa casalinga e vorrei anche dire non c'entra niente

però vorrei anche dire una cosa quei fetentissimi produttori di stampanti e mettetecelo il cavo usb

nelle stampanti di fascia economica oggettivamente non c'è il cavo usb sono le cartucce che si sono

riempite a metà o un quarto e quando vai a comprarle ti conviene buttare via tutta ricomprare

una stampante nuova ha il costo assoluto guadagnano sui consumabili è una cosa folle infatti ho smesso

di avere a parte stampo poco io documenti ne stampo pochissimi fotografie ne stampo qualcuna

di più ma mi affido a servizi esterni ci sono diversi servizi italiani di ottimo livello sia

su internet consigliamone qualcuno vai alessandro posso facciamo sì sì vai anche se facciamo pubblicità

tanto io voglio la percentuale poi però e allora poi chiami loro e dicono vi abbiamo menzionato

allora io mi fido abbastanza di digitalpix è un service con cui mi trovo bene se non sbaglio di

portenone si lavora online hanno il loro software di stampa ti forniscono i profili di calibrazione

che sono interessanti e io ho finito qui perché io utilizzo solo questo quindi i miei consigli

non li avrete invece no anzi vi faccio una pubblicità della pubblicità se andate sul mio

blog trovate anche una recensione su whitewall che è un servizio molto grande nato in germania

sono un servizio molto molto famoso molto grosso da poco è arrivato anche in italia e whitewall ha

un servizio di stampe non proprio economico e su questo non c'è dubbio ma di qualità estrema

l'ho trovato veramente veramente figo in più ha una stampa che secondo me vale oro quanto pesa

la stampa loro la chiamano su vetro in realtà è su metacrilato è un pannello di foro

o di alluminio non ricordo su cui è incollata una lastra fotosensibile su cui è incollata una

lastra di metacrilato è una roba fighissima sembra già sembra un quadro è veramente bella e poi dura

molto durevole nel tempo perché questo strato di metacrilato ha una funzione protettiva uv quindi

i colori scoloriscono non si scolorano scusate è veramente notevole ma è un effetto lucido il

finale assolutamente sì perché come se fosse dietro una cornice ma è veramente veramente bella però è

anche questa finirà le show notes ovviamente su digitalpix ho il link al mio blog mi raccomando

su digitalpix invece io adoro la carta la endurance metallic della kodak che è una

figata di carta veramente per i paesaggi tramonti e roba del genere diventano tridimensionali oppure

più economica ma con una resa molto simile la fuji pearl non so se mi hai avuto modo di provarla

si io utilizzo più quest'ultima perché devo dire che ho una certa avversione per le carte tendenti

al metallico sono molto particolari e vanno bene non per tutto devono piacere io sono tra quelli che

guarda io vedo anche dei matrimoni e moltissimi clienti lo richiedono costa una carta carissima

tra l'altro non c'è disponibilità in tutti i formati invece una cosa che avevo trovato

disgustosa è la saten non so se l'hai mai provata no saten mai provata è una carta da archiviazione

quindi molto pesante ma ha una finitura rugosa non opaca è rugosa è una roba ghiacciata bruttissima

va bene chiudiamo qui anche il discorso stampa e passiamo alla successiva domanda a farla è fabio

de grassi che più che una vera e propria domanda ci chiede una bella panoramica sugli obiettivi

micro quattro terzi ora qui dare una risposta secca è piuttosto difficile ma ce la farò alessandro ci

può dire che c'è un obiettivo che forse nel micro quattro terzi è l'unico che conviene acquistare

vero alessandro ma no dai l'unico l'unico no anche perché sai che io sto facendo fino anche un'altra

roba e adesso ne parliamo poi ne parliamo tra poco però la risposta secca secca secca in cinque lettere

attenzione c'è la vuoi sentire sono curioso vai fissi in effetti hai dato la risposta più corretta

che si possa dare chiunque conosca il mondo del micro micro quattro terzi sa bene che per quanto

ci siano anche degli zoom realizzati bene la differenza proprio di qualità si ottiene quando

si iniziano a utilizzare gli obiettivi fissi ovvio che questo vale un pochino esatto vale un pochino

per tutti quanti gli ambiti di lavoro che sia psc full frame eccetera eccetera però è anche vero

che il micro quattro terzi essendo un pochino più piccolo dal punto di vista del sensore inizia

proprio a sfruttare il massimo di questo e a dare insomma un senso anche alla scelta di un

sensore più piccolo quando si iniziano a utilizzare questi obiettivi fissi che sono comunque di piccolo

taglio spesso anche non troppo costosi rispetto agli equivalenti magari full frame o a psc e che

ci offrono comunque una qualità davvero eccellente allora intanto per parlare di micro quattro terzi

sappiamo che di base parliamo di panasonic e olympus per la verità è un sistema molto più

ampio perché comunque vi si sono appoggiati anche altri produttori esterni e altri se ne appoggiano

di anno in anno comunque abbiamo ci lavora nel micro quattro terzi con dei propri obiettivi sigma

abbiamo white lander abbiamo samyang insomma ci sono comunque degli altri produttori che rientrano

in questo segmento senza dimenticare che comunque i primi due quindi olympus e panasonic che ho

appena citato sono comunque di ottima qualità panasonic spesso realizza delle ottiche insieme

a leica quindi anche qui sappiamo che è un nome abbastanza importante

nel campo fotografico e olympus non è comunque secondo a nessuno quando si mette in testa di

realizzare dei fissi di qualità riesce a farlo davvero in maniera egregia assolutamente sì

allora ci ha chiesto una bella panoramica degli obiettivi io direi di far così cercando di essere

il più veloce possibile perché se no comunque sono così tanti gli obiettivi bravo ci vorrebbe una

puntata dedicata sono davvero tantissimi però io direi di prenderne un paio per categoria e dire

più o meno quali sono i pregi e i difetti dell'uno e dell'altro però anche qui ci sono

in maniera molto leggera insomma non possiamo andare troppo nel dettaglio capiteci in particolare

tu fabbio che ci hai fatto la domanda essendo una puntata dobbiamo essere più discorsivi possibile

cercheremo di andare rapidamente allora io inizierei con gli obiettivi zoom che comunque

sono quelli che come avete capito non è che consigliamo particolarmente per il mondo del

micro quattro terzi però insomma ci sono e c'è chi preferisce avere un approccio di questo tipo

quindi un approccio più comodo se vogliamo con lo zoom e quindi andiamo ad elencarli rapidamente

allora abbiamo uno zoom nel mondo del grandangolo quindi posso fare un escursus brevissimo ancora sui

fissi oltre che sulla qualità ottica il fisso soprattutto su queste macchine qua secondo me

ti riporta una dimensione di reportage almeno quello che succede a me quando uso io ho un 20

mm 1.7 della panasonic mi trovo bene anche se adesso maurizio mi ha fatto venire la scimmia

dell'olympus che dice che va meglio accidenta a lui però una cosa che mi ha ho trovato che mi ha

portato bene è che mi stimola parecchio l'utilizzo del fisso sia sul full frame a psc ma anche ma

soprattutto su queste macchine qua la dimensione andarsi a ricercare l'inquadratura quindi un modo

di vivere la fotografia più vecchio stile con un po più di ricerca un po più di coinvolgimento da

parte del fotografo l'ho trovato molto più piacevole ancora del nell'ambito del micro quattro terzi di

queste macchine compatte diciamo invisibili perché poi la gente sembra che non le consideri a rispetto

a quello che succede invece con i full frame perché se sei in mano la di 800 sia un fotografo sia in

micro quattro terzi non lo sai è bello dire al fotografo magnum che scatta solo con l'iphone

neanche io ma ci sono queste condizioni che ti fanno riflettere ritornare sul mondo della

fotografia vederlo con occhi diversi dall'attrezzo incredibile se tu hai una di 800 in mano sei un

fotografo quindi mi stai rubando l'anima e quindi ci stai facendo i soldi con la mia immagine quindi

ti cito per danni mentre invece se ti fotografo con una compatta o con una micro quattro terzi che

sembra una compatta va tutto bene e il fisso ha riportato io indietro la lancetta sul

orologio di parecchi anni la cosa mi è piaciuta moltissimo e in effetti poi il micro quattro terzi

è un mondo che viene spesso utilizzato proprio dai fotografi che magari hanno già un corredo full

frame per crearsi un corpo sia da passeggio diciamo così ma se vogliamo anche da meditazione

proprio per questo dimensione che sottolineavi tu degli obiettivi fissi che ti riportano un po' più

a stretto contatto con la fotografia se vogliamo un pochino più intima insomma no? Sì sì assolutamente

sì è una cosa un po' più romantica un po' meno tecnologica sicuramente personale magari non fa

lo stesso effetto a tutti per carità però è una riflessione che ho maturato utilizzando queste

attrezzature e che mi trovo assolutamente d'accordo per tornare al discorso degli obiettivi zoom

dicevo come grand'angolo io sottolineerei grand'angolo zoom quindi due obiettivi in particolare

che poi sono quelli principali di cui è a disposizione che sono a disposizione per il mondo

micro quattro terzi uno è il panasonic 714 che è un obiettivo che quindi corrisponde ricordo sempre

il 2x per quanto riguarda le focali nel micro quattro terzi quindi corrisponde più o meno ad

un 14 28 e questo è un obiettivo con apertura costante f4 e stabilizzazione ottica perché

ricordiamo che panasonic da sempre a parte l'ultima eccezione con la gx7 dotata di stabilizzatore

anche sul sensore ma da sempre ha scelto di spostare il concetto di stabilizzazione sull'ottica

e invece non averlo sul sensore cosa contraria fa olympus con un obiettivo costruito sicuramente

peggio tra virgolette rispetto a questo panasonic è un obiettivo un pochino più economico costa più

o meno la metà è un 9 18 quindi come focali non è così grande angolare perché parte da un 18

millimetri e finisce a un 36 e non è ad apertura fissa quindi è un 456 5,6 in da 18 millimetri e

questo qui è un obiettivo che ha anche una struttura collassabile non proprio di grandissima

qualità onestamente io l'ho avuto è un obiettivo economico rende benissimo in termini

di qualità di immagine però il 7 14 di panasonic è sicuramente su una su un livello superiore

bisogna però segnalare anche che il 7 14 a una lente frontale che non consente l'utilizzo di

filtri mentre invece il 9 18 olympus consente l'utilizzo di filtri oltre ad avere il vantaggio

di essere più economico quindi se si cerca un un grandangolo zoom per diciamo iniziare o comunque

per testare un pochino questo mondo io tra i due consiglio l'olympus per un discorso

di prezzo soprattutto su corpi olympus perché c'è già la stabilizzazione se invece proprio si

vuole la stabilizzazione anche se ricordiamo che con focali grandangolari così spinta non è poi

così necessaria se insomma che ne aprono minore di quanto potrebbe essere utile esatto perché

comunque le vibrazioni sono decisamente più attutite proprio dalla stessa prospettiva il

movimento apparente sul senso e il movimento assolutamente si nota si nota di meno per

essere molto semplici c'è un obiettivo di quelli che di cui parleremo tra breve non è avuto no

il 7 14 questo panasonic non ce l'ho avuto ho avuto modo di testarlo poi non l'ho scelto

perché non mi piaceva l'idea di spendere tanto per un obiettivo che in effetti aveva una

stabilizzazione che non ritenevo necessaria e di per sé poi un l'utilizzo c'è l'impossibilità di

utilizzare i filtri che invece sono una cosa che di solito sui grandangoli se li utilizzi per

paesaggi diventano quasi una fondamentale insomma esatto comunque passiamo avanti zoom standard qui

io metterei solo quelli premium c'è solo quelli di grande qualità perché perché di base la nostra

fotocamera di solito a parte se non si acquista un kit particolare dove c'è magari un fisso però

di base le nostre fotocamere sono dotate di un obiettivo che è proprio lo zoom standard quindi

in una focale dal medio grandangolo a un medio tele e che serve un pochino per tutto diciamo

l'equivalente del 18 55 sulla psc bravissimo e questo ce l'avete di solito già nel kit della

fotocamera non sono di grandissima qualità scusa il 14 42 bisogna dirlo però è il 14 42 ci sono

c'è anche il 14 45 è tra l'altro vi segnalo che l'ultima l'ultimo obiettivo è l'ultimo obiettivo

realizzato da panasonic mi sembra sia proprio il 12 32 è un obiettivo che sta ottenendo degli

ottimi risultati e anche un obiettivo collassabile e quindi eventualmente da tenere in considerazione

se non ne avete già uno come zoom standard per pensare invece agli zoom premium quindi

di elevata qualità sicuramente va menzionato il panasonic 12 35 f 2.8 anche questo stabilizzato

che se fate la conversione con l'equivalente delle focali fotocamere

un 24 70 praticamente l'obiettivo che tipicamente viene più utilizzato nel full frame come obiettivo

zoom standard e ha quindi dal 24 al 70 mm un po tutte le focali che possono essere utili nella

vita quotidiana diciamola così ha anche la stabilizzazione che quasi sempre non c'è negli

obiettivi simili canon e nikon in particolare non ce l'hanno e ovviamente è un obiettivo che ha una

buona qualità non eccezionale ma una buona qualità e anche un costo decisamente elevato siamo sopra i

mille euro più o meno simile è l'olimpus 12 40 f 2.8 pro le versioni che vengono date con le ultime

fotocamere olympus micro quattro terzi che comunque ormai hanno delle dimensioni molto importanti

alessandro non so se hai visto la olympus m1 si sembra gigantesca sinceramente si rispetto a una

reflex tradizionale ancora piccola però però non so si perde un po la dimensione perde un po il senso

si è vero sono d'accordo con te per come lo intendo io il 4 terzi micro quattro terzi ha una

valenza diversa una macchina del genere io non sono interessato quel genere di macchina e anche

l'obiettivo è comunque questo 12 40 è abbastanza imponente più del 12 35 panasonic abbiamo parlato

gh3 è simile no sì no no credo sia un pochino più piccola come come dimensioni stiamo parlando

probabilmente di millimetri non di millimetri assolutamente

un look comunque meno prestigioso se vogliamo quello all'olympus questo aspetto un po retro che

può piacere particolarmente un giorno facciamo la puntata sul look retro ce ne sarebbe comunque per

ritornare a noi dicevo questo olympus 12 40 un obiettivo che come il corpo m1 della omd olympus

è un obiettivo abbastanza imponente in termini di peso e dimensioni e quindi è consigliabile

proprio in kit con queste macchine anche perché non ha la stabilizzazione come quello panasonic

perché come abbiamo detto l'olimpus la utilizza sul sensore e quindi è proprio da utilizzare in

accoppiata a queste macchine comunque come abbiamo detto la cosa più importante probabilmente nel

micro quattro terzi sono i fissi per cui facciamo l'ultimo passaggio negli obiettivi zoom con i tele

e poi passiamo a parlare proprio dei fissi nei tele io consiglio di guardare il diciamo il fratello

del 12 35 panasonic che è il 35 100 che va anche in questo caso a copiare se vogliamo le focali

tipiche del full frame essendo più o meno un 70 che lo scusa 200 anche questo 2.8 fisso quindi

apertura molto elevata anche questo stabilizzato che è praticamente l'unico obiettivo di questo

settore per il micro quattro terzi perché l'olimpus non riesce a produrre attualmente non ha listino

diciamo un prodotto simile ma semplicemente un 40 150 abbastanza valido che è abbastanza economico

anche f 4 5,6 non stabilizzato e quindi anche in questo caso soprattutto in questo caso perché un

tele sconsigliabile da utilizzare su corpi panasonic non dotati di stabilizzazione sul sensore perché

altrimenti con queste aperture con queste lunghezze focali vi verranno tutte le foto mosse tipicamente

no alessandro anche perché non puoi montarlo su un treppiede essendo una roba che sporge parecchio

che penso che sia scomodo non è un collare per montarlo con un piedino apposito anche questo

deve essere proprio su olimpus la stabilizzazione sul sensore altrimenti va un pochino con tutto che

è anche con la sensazione i tempi di sicurezza vanno sempre comunque non dico rispettati ma

quantomeno girarci intorno non scendere più di tanto un cinquantesimo no diventa abbastanza

rischioso ovviamente

e con un'apertura che poi non è neanche elevata insomma diventa davvero difficile diciamo qui

abbiamo messo due obiettivi un po diversi ecco l'uno tra l'altro ma anche perché come dicevo

non trovate un equivalente così importante in olympus di questo panasonic 3500 f 2.8 ois quindi

stabilizzato andiamo finalmente ai fissi cerchiamo di essere veloci è ragione ragione sono d'accordo

con te allora guarda per quanto riguarda i grandi

angoli io ne consiglierei uno solo vi spiego diciamo che ce ne sono altri interessanti anche

panasonic a un 14 mm 2.8 se non erro che è abbastanza utilizzato perché un obiettivo pancake

compatto pratico da portare allora se volete qualcosa di economico andate senza dubbio su

questo ma se volete qualità visto che stiamo parlando di fissi a questo punto magari uno lo

spende quel qualcosa in più per ottenere la grande qualità senza dubbio vi consiglio

il 12 mm f 2 di olympus un obiettivo che ho acquistato qualche tempo fa di cui non mi

separerei mai più assolutamente lo utilizzo proprio sulla gh3 per fare il video vabbè con

la steadicam ma a parte questo è un obiettivo che ha una qualità ottica eccellente una costruzione

impeccabile tutto in metallo una ghiera di messa a fuoco manuale con una escursione molto precisa

insomma un obiettivo davvero godibile con una distorsione minima e che è equivalente

ad un 24 mm quindi un grandangolo medio comunque non è proprio un super grandangolare ma che offre

davvero una grandissima qualità alessandro questo prima o poi magari ci puoi fare un diavoletto

tentatore si un po se ci sto pensando anche perché però hai detto una cosa strana che stavo

riflettendo mentre parli a mi faccio dei viaggi mentali un po assurdi però stavo pensando che

noi ultimamente siamo abituati a millimetri erosicatissimi sui grandangoli pensando che sia

una cosa normale o usare un 18 ma fino a qualche anno fa parecchi anni fa per la verità un 24 da

già un ottimo grandangolo cioè sulla fascia amatoriale 24 mm al limite del grandangolo

sulla pellicola 35 mm cioè sì ma in effetti lo è ed è già una buona apertura già un buon angolo di

campo cioè è vero che poi sulla carta quando vedi poi dei fisheye da 7,5 mm e robe del genere

dice vai a 24 ma chissà cosa in realtà è comunque un ottimo grandangolo quindi poi con un'apertura

f2 diciamo che ancora è ancora un grandabile se vogliamo utilizzabile anche per un po di

reportage il famoso grandangolo utilizzabile è un neologismo che vorrei coniare un grandangolo

utilizzabile nella stavo dicendo grandabile utilizzabile anche per una sessione fotografica

abbastanza estesa mentre se tu esci con un 16 mm equivalente insomma ci fai davvero poco mentre

invece con questo 24 ancora ancora ci sia anche un mezzo busto insomma lo riesce a gestire più

praticamente comunque un obiettivo che davvero a una qualità stellare insomma consigliatissimo

veramente senza ulteriori illazioni nell'ambito sempre del grandangolo proprio perché come diceva

alessandro noi ormai consideriamo grandangoli solo quelli super grandangolari in realtà il

grandangolo è già sotto il 35 mm nell'angolo in questo settore diciamo grandangolo barra normale

dico io perché comunque per alcuni il 35 mm è diventato l'equivalente del normale ormai che

sarebbe in realtà un 50 mm comunque in questo settore qui un pochino più soggettivo diciamo

così della fotografia ci sono due obiettivi che si sfidano direi ad armi pari ma con diverse

peculiarità uno è quello di cui ha parlato l'estate però mi ha fatto piangere perché il

mio povero 20 mm 1 e 7 che io adoro è un ottimo obiettivo no non è vero dico anzi che ha delle

ottime qualità è praticamente è probabilmente tra i più nitidi del micro quattro terzi non

io non so francamente ho fatto pochi confronti però io ne sono molto soddisfatto anche perché

proveniente dal 14 e 42 era una roba sì vabbè come dicevamo prima i zoom standard dei kit nel

micro quattro terzi non eccellono non c'è dubbio

tranne il 12 50 che c'è nella olympus md m1 che già ma infatti un obiettivo molto più voluminoso

un po più importante ma tranne quello insomma gli obiettivi non eccellono certamente comunque

dicevo sono due gli obiettivi da considerare in questo settore per diciamo così l'obiettivo che

può essere un po da reportage un po il tuttofare c'è il 20 mm panasonic 1.7 che è un obiettivo

pancake quello di cui è dotato alessandro sulla sua gx1 e che ho utilizzato anche io per molti anni

è un obiettivo di grande qualità grande nitidezza che pecca sostanzialmente su due aspetti il primo

per chi ne è interessato ovviamente è la costruzione perché un obiettivo praticamente tutto in plastica

tranne la baionetta e c'è chi magari va a guardare anche questo aspetto non necessario ovviamente

perché non incide sulla qualità fotografica ha una certa tendenza al flare ma anche questo diciamo

è secondario perché comunque c'è anche chi lo cerca esatto ha una bella apertura da 1.7 ed è

molto inciso diciamo che l'obiettivo ha un aspetto negativo se vogliamo proprio oggettivo che è quello

di avere una messa a fuoco lentissima sia in automatico ma scomoda anche per il manuale

perché ha una escursione molto lunga e una risposta un po troppo elettronica che non ci

dà insomma un feedback proprio diretto su questo obiettivo però è un obiettivo molto importante per

quello che stiamo facendo è che quindi è scomodo sia nella messa a fuoco automatica per la lentezza

che nella messa a fuoco manuale per il feedback quindi l'ambito della messa a fuoco ecco se avete

diciamo un po tra virgolette fretta nei vostri scatti cioè se volete mettere a fuoco rapidamente

e scattare con questo obiettivo è piuttosto difficile diciamo così ha un'escursione un po

lenta e è un po scomodo ecco bisogna avere un po di pazienza ora non significa che stiamo parlando

di tempi lunghissimi chiariamo ma c'è quel piccolo ritardo tra quello che fai e quello che noti

quello che ottieni che in effetti a volte dà un po' fastidio soprattutto sulle regolazioni

va un pochino capito digerito però superato questo scoglio è un obiettivo molto interessante ed è

interessante anche la focale per chi piace perché è una focale intermedia ricordo che siamo sempre

dobbiamo sempre applicare un 2x per avere l'equivalente sul 35 mm standard ed è una

focale media tra un 35 e un 50 mm perché con i suoi 20 mm è equivalente al

40 mm e quindi è un po' grand'angolo e un po' normale è un po' un tuttofare ma al tempo stesso

non ha se dal mio punto di vista un carattere molto definito perché a me succede spesso di

trovarlo o almeno lo trovavo prima di venderlo o un po' lungo o un po' corto perché magari chi ha

mentalmente in testa lo schema di utilizzo di un 35 mm e di un 50 mm che sono focali molto più

tradizionali diciamo nel full frame nota che questo obiettivo è comodo in entrambi i casi

ma in entrambi i casi non è proprio quello che vorresti questo ovviamente ripeto se hai già una

forma mentis sul 35 il 50 mm come apertura insomma come lunghezze focali diverso è invece il 17 mm

olympus intanto costruito molto meglio è un pochino più grande non è un pancake un pochino

più spesso non di tantissimo comunque è 1.8 e non 1.7 ma la differenza insomma veniale non

è assolutamente notabile a lato pratico ed essendo un 17 mm è un 35 diciamo che un 34

precisamente ma è più o meno un 35 classico diciamo un grandangolo classico che per molti

è un obiettivo ormai considerabile normale io sono tra questi ha una focale insomma più

gestibile a mio modo di vedere ma soprattutto ha una messa a fuoco davvero eccellente sia

l'automatica che la manuale una costruzione metallica una ghiera che ha un selettore come il

12 mm olympus si può impostare con uno scatto sulla messa a fuoco manuale molto molto veloce

nella messa a fuoco automatica e anche molto molto preciso e rapido nella messa a fuoco

manuale insomma da questo punto di vista è un obiettivo davvero eccezionale che io

consiglio sul 20 mm pancake grandangolare nel normale l'obiettivo da acquistare il

panasonic leica 25 mm f 1.4 luminoso nitido preciso abbastanza ben costruito

seppure sia plastico ma comunque un obiettivo assolutamente il numero uno in questo segmento

in alternativa se proprio volete strafare c'è il volt lander 25 sempre quindi equivalente 50

mm 0.95 è un obiettivo solo manual focus e qui viene la bavetta come dicevi giustamente

alessandro costruito tutto in metallo insomma ottima qualità un obiettivo che viene spesso

utilizzato da chi fa diciamo video con le micro quattro terzi mauri dimmi volt lander o volt lander

guarda io l'ho detta proprio all'italiana volt lander non sono sicuro di come si dica in maniera

proprio precisa spero che i nostri ascoltatori ci concedano insomma eventuali gaffi in merito ma io

dico volt lander per quanto riguarda i macro anche qui vi do due alternative interessante il 45 mm

panasonic che è un 2.8 stabilizzato dico interessante ma comunque non eccezionale perché lo possiede vi dico che la

definizione non è proprio il massimo ma è comunque buona e la costruzione è sempre plastica come

il 25 mm di qui sopra è equivalente più o meno a un 90 mm un obiettivo che fa il suo dovere

abbastanza bene ma comunque in termini di nitidezza è più consigliabile l'olimpus 60 mm 2.8 che però

non è stabilizzato è un po più lungo e quindi diventa un pochino più complicato gestire i tempi

di scatto quindi 45 mm panasonic equivale a un 90 60 mm

olimpus equivale a un 120 sul macro si usano i diaframmi chiusi quindi tempi si allungano montaggio sul cavallè sul trapiede

però è un otticamente quel 60 mm olimpus è abbastanza interessante passiamo ai tele per olimpus non è

proprio un tele spinto perché un 90 mm come il panasonic di cui abbiamo parlato ma non si può

non consigliare il 45 f 1.8 olimpus perché ha un costo minimo costruito bene ottima qualità

veramente un'eccezionale nitidezza ed è praticamente il tele must per chi bisogna per chi diciamo vuole

entrare in questo mondo del micro quattro terzi e avere un obiettivo luminoso è davvero bello per

i ritratti se poi si vuole il massimo c'è olimpus che ha fatto un 75 mm f 1.8 che è stato eletto

unanimemente l'obiettivo più nitido nel micro quattro terzi molto voluminoso molto bello insomma

un obiettivo di grandissima qualità sia costruttiva che ottica in

fine una cosa più esotica se vogliamo vi segnaliamo anche il fisheye lo realizza anche panasonic ma è

più costoso noi consigliamo se volete un pochino esplorare questo mondo di considerare il samyang

7,5 mm f 3.5 che è manuale è un messa alla messa a fuoco manuale esattamente ma comunque su un

fisheye dovete considerare che la profondità di campo già di per sé essendo una lunghezza focale

aperta molto corta è abbastanza profonda insomma è peggiora cioè migliora in questo caso considerando

che siamo con un sensore micro quattro terzi e la profondità di campo è anche diciamo dipende

anche da questo e con un sensore piccolo aumenta per essere sintetici potete leggere qualcosa di

più nei nostri articoli sul blog per spiegare meglio come funziona il discorso ma comunque

con un 7,5 è un obiettivo micro quattro terzi abbiamo una profondità di campo così elevata che

la messa a fuoco manuale è davvero molto molto semplice insomma è proprio difficile sbagliare

insomma quindi è un obiettivo che io consiglio più di quello panasonic perché perché ha un costo

d'acquisto più adatto secondo me ad un'ottica esotica come un fisheye che poi non si utilizza

sempre insomma un'ottica dai momenti saltuari vero alessandro assolutamente sì ma io che ho in mente

tutte le calcoli per la profondità di campo ovvero aperto in questo istante dove c'è un

pratico calcolatore online

fatto un attimino una una prova a 7,5 mm f 3.6 in realtà perché 3.5 non c'era a un metro di

distanza e una profondità di campo su un sensore micro quattro terzi di ben 17 metri quindi voglio

dire c'è proprio per sbagliare se sbagli vuol dire che hai sbagliato ma intanto è probabilmente a un

metro e poi ovviamente più più ti allontani più entra in gioco il discorso da iperfocale quindi

tutto a fuoco sì praticamente hai quasi sempre tutto a fuoco insomma è difficile

veramente andare proprio a giocare sui centimetri per sbagliare qualche cosa 50 centimetri hai una

profondità di campo di 60 60 centimetri in sostanza è un obiettivo che comunque usare in manuale non è

per non è per niente difficile anche se non siete degli esperti consiglio di utilizzare questo mi

farei frenare dal fatto che sia manuale assolutamente anche perché come dicevamo prima conviene da un

punto di vista economico si trova sotto i 200 euro e quindi diventa un acquisto secondo me più

corretto essendo un prodotto come dicevo prima esotico tra virgolette c'è una cosa che utilizzi

ogni tanto ha senso non investirci tanto insomma in questo obiettivo non ho detto i costi di tutti

le di tutte le lenti che abbiamo citato perché ovviamente già siamo andati lunghi così spero

comunque che eventualmente vi dovesse interessare uno piuttosto che l'altro possiate verificare voi

stessi dopo aver parlato di tutti questi obiettivi e aver ricordato insomma la flessibilità di questo

mondo micro quattro terzi considerate che ne abbiamo citati davvero solo pochissimi di quelli

la domanda di giuseppe bruschi cade un po a pennello perché lui dice non sono un fotografo

assiduo ci ascolta comunque e apprezza i nostri consigli che diamo durante le puntate fotografiche

del saggio podcast e ci chiede non diciamo volendo entrare in un mondo come le reflex

se diciamo vuole ottenere comunque una buona qualità allo scatto in raw e quindi anche

una buona flessibilità di post produzione fotoritocco cosa noi vi consigliamo

dopo questa dopo quello che l'abbiamo detto questa domanda verrebbe una risposta secca abbastanza scontata

vediamo qual è secondo te io andrei sui quattro terzi però se non lo sbaglio nella domanda c'era

già contenuto non voglio il micro quattro terzi perché domanda forse perché è troppo flessibile

perché mi obbliga poi mi obbliga poi non è vero che ti obbliga però mi porterebbe a cambiare

le ottiche come su un sistema aps c dicendo sì io penso che

lui volesse una compatta per il senso di comodità dato dalla compatta perché comunque

però io sarei sempre rimarrei sempre su un micro quattro terzi perché mi dà la possibilità

se voglio di stare a rimanere sugli zoom e quindi confinato in un mondo abbastanza comodo

se voglio invece una qualità più elevata vado sul mondo dei fissi ho una folta scelta

perché già solo Panasonic e Olympus sono prolifici

in questo settore

diciamo che la risposta fissa a parte le battute

sarebbe micro quattro terzi

che sono molto più lettere

di quelle delle risposte secche

precedenti però

usando usare l'acronimo

MFT

in effetti così

rientriamo in tre lettere

no dicevo effettivamente

lui probabilmente

aveva escluso il mondo proprio degli

obiettivi intercambiabili

in effetti per chi non è noi veniamo

comunque Alessandro da anni di fotografia analogica

siamo abituati al concetto

di cambio obiettivo e anzi è un pregio

lo vediamo esclusivamente come un pregio

chi invece non è un fotografo

ma comunque è abituato

magari a fare fotografie con l'iPhone

per dire o comunque con lo smartphone

che ha una lente fissa

assolutamente

però in quel caso il problema non te lo poni proprio

insomma già diciamo ti offre un qualcosa

che sul momento

ti dà comodità no perché

sei pronto lì per scattare una fotografia

comodità e immediatezza

potremmo fare una puntata sull'iPhone

assolutamente sì so che è un settore

un argomento che ti interessa

ho visto degli articoli su iPhoneography

nel tuo blog quindi sicuramente

ne possiamo parlare

e comunque per tornare a noi lui ci chiedeva qualcosa

ecco di estremamente semplice

dove non impegnarsi neanche mentalmente

per decidere quale obiettivo comprare

poi comunque l'obiettivo che tu metti

pur essendo un pancake ha una sporgenza

che rispetto agli obiettivi retrattili

delle compadre è più ingombrato

è più ingombrante

quindi quando è spento

questo sì Alessandro se prendi una compatta

quando è spenta è più sottile

quando è spenta vabbè certo

quando è spenta tu mica la trasporti accesa

insomma

quando ce l'hai portata di mano

vabbè quando è fuori la stai utilizzando

lo spessore relativamente importante

la compatta è molto più lenta

micro 4 terzi

la risposta di Alessandro che è anche

la risposta breve in effetti è micro 4 terzi

sono anch'io d'accordo

è anche stata la mia scelta quando si

tratta di fotocamere diciamo compatte

insomma quando non voglio lavorare con le reflex

e quindi anche se impropriamente le chiamiamo compatte

sono sicuramente delle fotocamere che consigliamo

a Giuseppe Bruschi

se vuole un pochino perdere tempo

anche per scoprire

per innamorarsi insomma del mondo della fotografia

se invece vuole qualcosa di più semplice

bello cotto e mangiato

allora le alternative sono comunque tante

anche se soprattutto io ne consiglierei due

mi piace

sto provando in questi giorni

la Fujifilm XQ1

ha un sensore diciamo tipico da compatta

ma comunque molto molto molto molto superiore

a quello dell'iPhone

e non è proprio tipico tipico da compatta

perché è un sensore 2 su 3 pollici

quindi diciamo annidabile nel concetto di compatta premium

buona qualità fotografica

una bella ottica

insomma una compatta abbastanza godibile

realizzata molto bene in robusto metallo

che comunque consiglio senza pensare

anche perché ha un costo più o meno di 350 euro

quindi non è una spesa molto

esatto insomma si può affrontare

se si vuole qualcosa in più

il top in questo momento

è senza dubbio

sempre parlando di strutture compatte come corpi

la RX102 di Sony

che però

102

sì 102

no no perché il 2 in realtà sarebbe il Mark 2

la seconda evoluzione

quindi si chiama RX100

Mark 2

però molto spesso viene definita così

RX100 e poi 2

in numero romano

onestamente questa è sicuramente il top

anche perché nell'ultima versione

è stato aggiunto il sensore retroilluminato

connessione wifi, NFC eccetera

però il mio consiglio

proprio per limitare anche la spesa

è di acquistare la RX100

di prima versione

perché comunque offre lo stesso obiettivo

molto bello, molto aperto

anche in grand'angolo

è un obiettivo di qualità anche questo

perché è sempre realizzato

da Zeiss

e comunque oggi come oggi

avendo poche cose in meno

la RX100 Mark 2

si compra più o meno a 400-450 euro

è una macchina che assolutamente consiglio

anche perché ha un sensore da un pollice

che è più grande di quello tipico delle compatte

si trova anche in alcuni sistemi mirrorless

come quello di Nikon

il Nikon 1

e quindi è una macchina assolutamente

da acquistare a scatola chiusa

davvero molto buona

vi consiglio anche di vedere

la nostra video recensione di qualche mese fa

Powershot G

insomma Canon G o S

io personalmente le sconsiglio

perché una è troppo grande

la Powershot G troppo grande

perché alla fine è una compatta

con sensore piccolo

però

c'è un però

sulle Canon G

e quale sarebbe il però?

il fatto che ha il mirino ottico?

non vedo lati positivi

secondo me sono troppo ingombranti ormai

per quel sensore

si sono ingombranti è vero

però non sono un vantaggio secondo me su tutte

se sei un po' un minimo impallinato di timelapse

la possibilità di montare il Magic Lantern

come firmware

e la possibilità di usarlo in maniera un po' particolare

sconfinferà

mi sconfinferà parecchio

vabbè diciamo che questo è un caso molto specifico

che hai citato

giusto per buttare un po' di benzina sul cuore

è il tuo solito fare ovviamente

cattivo

no no davvero

Powershot G

no no ti invito sempre

che sei un'ottima spalla in queste cose

anzi non so se sono io la spalla

però abbiamo capito

ho due spalle senza testa

anche questo è possibile senza testa in effetti

Powershot G onestamente la sconsiglio

comunque perché come dicevo prima

è un sensore troppo piccolo e un corpo troppo grande

insomma non ne vale la pena

per le offerte che offre oggi il mercato

qualche anno fa magari invece era consigliatissima

la S invece della Powershot

della Canon

sempre

la serie S

che equivale più o meno alla Fujifilm XQ1

di cui ho parlato

è una buona macchina

ma personalmente preferisco il feeding costruttivo

e i controlli manuali

meglio fatti a mio avviso

nella versione Fujifilm

e quindi ripeto

le mie scelte in questo settore

per una compatta abbastanza evoluta

sono o Fujifilm XQ1

per spendere qualcosina in meno

con un sensore un po' più piccolo

oppure in alternativa

consigliatissima la RX100

chiaro che se potete acquistare la Mark II

è un sensore un po' più piccolo

e quindi è un sensore un po' più piccolo

è sempre meglio

ma comunque Alessandro

io non so

non so tu cosa ne pensi

ma comunque arrivare a spendere

700-800 euro per una compatta

non so

non so

oggi come oggi mi fa pensare

io la GX1 ho pagato 700 euro

quindi sto zitto

e vabbè ma non è una compatta comunque

no non è una compatta

però

ti dà sempre la possibilità di entrare in un'arma

perché l'ho presa quando era

penso

uscita una settimana

come al solito

io non vado a comprare le ultime cose

non sono contento

pagata una schierpettata

però sì

è un costo

elevato per il tipo di macchina

secondo me

io non la comprerei

però già se si parla di 400 euro

400-400 euro

comincerà a essere un prezzo da ragionare

ma è la Mark I

cioè il modello precedente

sì sì la prima versione

per quella cifra lì

lo trovo più

cioè lo trovo più

consono come prezzo

rispetto al provato

più adeguato sì

mi trovi assolutamente d'accordo

bene Alessandro

a meno che non hai qualcosa da aggiungere

i saluti

direi

i saluti

senza dubbio

quelli li aggiungeremo

per prima cosa comunque

vi voglio ricordare

in chiusura

che se avete altre domande da fare

potete farlo tramite

tutti i nostri canali sociali

tramite la casella di posta

saggiopodcast

chiocciolaisipodcast.it

tramite il nostro account twitter

chiocciolasaggiopodcast

e su tutti i canali sociali

come vi dicevo prima

di saggiamente

quindi su facebook

su twitter

su qualsiasi parte

se non voi vogliate

potete contattarci

potete contattarci

linkedin

non lo utilizziamo

ma potrebbe essere

anche quella

un'alternativa

comunque se avete domande

sul mondo fotografico

non avete che

da porcele

così noi le possiamo

insomma un pochino

analizzare

e poi inserire

in qualche puntata

come abbiamo fatto

quest'oggi

racchiudendone insomma

ben quattro

un saluto

da Maurizio Natali

e da Alessandro Linoia

e a presto

da saggiamente